30-Castello di carte

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Prima regola della vita: chi si adatta, sopravvive.

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ARES

La notte, come penso accada a tutti, mi porta a pensare. Oggi mi sono posto una domanda molto singolare.

Avete mai avuto paura in un attimo di estrema felicità?

Quel momento in cui la tua vita sembra essere all'apice della perfezione, perché sai che non potrebbe andare meglio di così, mentre nella tua mente si insinua il pensiero che tutto stia per crollare.

Come un castello di carte. Tutto può andare a puttane in ogni momento.

E tu aspetti. Aspetti che la tua vita di riduca a nient'altro che cenere, finendo così per non viverla.

È così che mi sento adesso. Ci provo, a concentrarmi sulla felicità che ha portato Halley nella mia vita, rendendola un po' meno buia.

Lei è la mia cometa, quel barlume di speranza che cerchi quando ti senti perso nell'abisso profondo del tuo dolore.

Me lo sento di nuovo dentro, quel caos che mi ha sempre accompagnato.

Tutto intorno sembra fare troppo rumore, anche se la realtà è che è il silenzio, ad essere fin troppo assordante.

Io, semplicemente, ascolto il mio Lucifero personale e i suoi sussurri diabolici. Lo so, non dovrei dare retta a questi momenti di spiccata coscienza, ma qualcosa dentro di me mi impedisce di non farlo.

Nella mia mente continuano a girare due pensieri, che si rincorrono come sole e luna, senza mai incontrarsi.

Riscriviamo le stelle, Halley, portami di nuovo a credere nella vita e in quel che di bello esiste intorno a me.

Il secondo, invece, mi viene sussurrato con crudeltà, dalla voce più subdola che è possibile trovare nella mia mente.

Lascia perdere, Ares, non meriti un animo così puro. Lei, a differenza tua, convive con i suoi demoni. Non l'hai vista? È forte, a differenza tua.

Non so mai a chi dare ragione. Mi sento come quando nei cartoni animati ci sono le due personalità del protagonista: l'angelo e il diavolo. Lui non sa mai a chi dare ascolto, perché entrambe suggeriscono delle valide opzioni.

Tutti questi pensieri mi fanno scoppiare la testa, motivo per cui mi ritrovo con la testa affondata nel cuscino, urlando sommessamente.

"Ares?" Mi sento richiamato dal mio migliore amico, nonché mio compagno di stanza.

"Che cazzo vuoi?"

Delicatezza, Ares, delicatezza.

"Puoi spiegarmi cosa ti ha fatto quel povero cuscino?"

Oh, vaffanculo la delicatezza! Eppure, quando sto per sbottare, mi torna in mente un piccolo particolare.

Perseo Cooper è il mago dell'amore. Certo, gli piacciono sempre le ragazze più sbagliate, ma in un modo o nell'altro riesce a farle arrivare a sé.
Ho disperatamente e dannatamente bisogno di un suo consiglio.
Bisogna segnarsi sul calendario il giorno in cui Ares Anderson è andato a chiedere aiuto a qualcuno, è un evento più unico che raro!

"Mi serve uno dei tuoi consigli magici!" Esclamo, scattando a sedere sul letto con espressione piuttosto seria.

Manco fosse morto qualcuno.

"Un consiglio...su una ragazza!?" Domanda con bocca spalancata, mettendosi subito a sedere sul suo letto, esattamente di fronte a me.

"Be', sì, piacciono anche a me le ragazze, non mi sembra una cosa così strana." minimizzo, facendo spallucce.

Love the way you hate me -VilipendioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora