"Sai di Paradiso, Halley."
"Tu sai di fiamme dell'Inferno, Ares."
🥀Un nuovo inizio.
Nuove opportunità.
Nuove esperienze.
Il passato alle spalle.
Halley Cooper desidera solo sopravvivere agli anni dell'università, e la borsa di studio a Berkeley è l...
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Buona lettura.🤍
-Got a long list of ex-lovers They'll tell you I'm insane Cause you know I love the players And you love the game
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HALLEY☄
Il breve viaggio a San Jose è stato meglio di quanto mi aspettassi. Vedere il volto di Ares pieno di dolore mi aveva fatto presagire che saremmo andati in qualche luogo terribile.
Sì, forse per lui il quartiere disastrato dove siamo stati era davvero terribile, ma io l'ho guardato con occhi diversi.
Purtroppo, o per fortuna, non avevo mai avuto modo di vivere, anche se per poche ore, una realtà completamente diversa dalla mia.
Non avrei mai pensato che Ares avesse potuto abitare lì, trovarsi lì e sopravvivere in quel luogo spiazzato dal gelo.
Eppure, l'unica cosa che mi ha davvero spezzato il cuore, è stato vedere come i bambini non si capacitino di quello che succede intorno a loro.
Ho notato molti sguardi indiscreti e non richiesti per tutto il tempo, ma ho provato a non dargli peso.
In qualche modo la presenza di Ares mi ha fatta sentire protetta.
Spero davvero che mi inviti di nuovo a trascorrere del tempo con lui in quella cittadina, al fianco di Israel e Jane. Sono due persone meravigliose e, grazie a loro, ho scoperto un lato di Ares che non avrei mai pensato potesse appartenergli.
Ha donato mille dollari a quella famiglia. Proprio l'Ares che avevo giudicato senza cuore...mi sento in colpa, tanto che per tutto il viaggio di ritorno a Berkeley non riesco a dire molto.
Mi limito ad ascoltare Ares che mi racconta di Israel e Jane, senza entrare troppo nel dettaglio per quanto riguarda James.
Fatto ritorno all'università, il cortile principale è deserto. Comprensibile, a giudicare dalle nuvole grigie stanziate sopra le nostre teste.
Sembra stia per piovere, per cui ci avviamo all'interno. Le nostre mani sono ancora intrecciate ed io mi stringo al braccio di Ares, provando a ignorare il freddo che mi penetra nelle ossa.
Il vero gelo arriva quando noto delle figure in lontananza, che Ares pare scorgere nello stesso momento.
Inizialmente le tre persone chiacchierano tra loro, senza prestare attenzione a noi, dato che probabilmente non ci hanno visti.
Ho giusto il tempo di staccarmi da Ares, prima che i miei occhi incrocino quelli di mio fratello Neil.
Resto congelata.
Questo non è niente in confronto al freddo che avvertivo prima, è decisamente più straziante, in quanto accompagnato da un silenzio tombale.
Ci avviciniamo a loro, probabilmente spinti da un folle pensiero. Ares sembra immobilizzato, per cui gli do una pacca sulla schiena, per incitarlo a darsi una mossa.
