-La morte non ti fa paura, Ares?
-Mi fa più paura non amare la mia vita.
-Perché?
-Perché a quella non posso porre rimedio.
-Si può sempre morire.
-Cosa stai cercando di dirmi?✧: *✧:* *:✧*:✧
ARES⚡
Se n'è andato esattamente sette anni fa.
No, non si è trasferito. No, non è andato a studiare fuori, inseguendo quei tanto agognati sogni che raccontava solo a me. No, non è andato a trovare i suoi nonni messicani, come ha sempre desiderato.
È morto, sette anni fa.
Lui, tra le mie braccia, con i polsi lesionati e il volto pallido come non mai. Stava bene...stava bene!
Com'è potuto succedere?!
Perché non mi sono accorto di nulla? Come diamine ho fatto a non accorgermi di nulla, perdio!
Avrei dovuto cogliere i segnali. Le sue parole in questi ultimi giorni, tutte le volte in cui mi ha abbracciato senza un apparente motivo.
Ieri sera. Quando mi ha chiesto di promettergli che sarei stato bene, che sarei scappato da quel quartiere di merda, inseguendo i miei sogni.
Non ce la faccio a guardare i suoi polsi per più di cinque secondi. Mi gira la testa. Mi viene da vomitare.
Mi sento morire.
Perché mi sta lasciando? Non avrebbe dovuto. Me lo aveva promesso.
Sono confuso. Non so bene dove mi trovo, so solo che tra le mie braccia giace il mio migliore amico, inerme.
Sua madre non risponde. Ho chiamato l'ambulanza, ma il suo battito si è fermato.
Non c'è più niente da fare. Si dice che ci sia sempre una seconda scelta, nella vita, ma in questo momento non credo di averne molte.
Non lo lascio andare, nemmeno quando arrivano i paramedici che mi chiedono gentilmente di staccarmi dal corpo, per riporlo in un cazzo di telo in plastica.
Qui muoiono in tanti. Molti per fame, altri per overdose.
Lui non sarebbe dovuto morire, a soli quindici anni.
"No, voglio restare con lui!" Urlo in direzione dei soccorritori, che cercano di strapparmi via dall'unico vero amico che abbia mai avuto.
"Lasciatemi stare, cazzo! Fatemi rimanere con lui o vi spacco la faccia!" Sbotto, versando lacrime su quel gracile corpicino che chiedeva solo un po' d'amore.
"Mi dispiace, mi dispiace tanto." gli sussurro, stringendolo più forte al mio petto.
Le mie mani sono sporche di sangue. Il suo sangue.
"Non doveva andare così, amico. Dovevamo andarcene insieme." continuo a ricordargli, anche se lui non può più sentirmi.
Non è vero che nella vita bisogna scegliere il male minore, perché finirà comunque per farti soffrire. Me l'ha detta ieri questa frase e io non ho capito cosa intendeva.
Adesso l'ho capito.
Non so più cosa fare. Coperto di sangue e lacrime, vengo preso per le spalle da due medici, che mi sollevano da terra.
Scalcio e mi dimeno, ma non mi lasciano andare. Crollo in ginocchio mentre osservo altre due persone, un uomo e una donna, che chiudono il suo corpo in un sacco di plastica.
STAI LEGGENDO
Love the way you hate me -Vilipendio
Romance"Sai di Paradiso, Halley." "Tu sai di fiamme dell'Inferno, Ares." 🥀Un nuovo inizio. Nuove opportunità. Nuove esperienze. Il passato alle spalle. Halley Cooper desidera solo sopravvivere agli anni dell'università, e la borsa di studio a Berkeley è l...