33-Un gioco pericoloso

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-Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando né dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Pablo Neruda.-

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ARES

Il primo lunedì di dicembre, dopo la settimana dei diplomi, si organizza una festa in una delle confraternite più famose di Berkeley, per eleggere il nuovo capo della casa.

Ogni confraternita organizza la propria festa privata e ogni anno, a giro, si cambia casa in cui viene ospitata la festa aperta a tutti.

Quest'anno tocca alla Zeta Psi, una delle confraternite più unite e calorose, a mio parere.

Queste elezioni si svolgono durante la festa, ma gli unici a votare sono i Senior, ovvero coloro che frequentano l'ultimo anno a Berkeley.

Perché? Che cazzo ne so, funziona così da anni ed io non entro nel merito.

Qui, a Berkeley, come in molte altre università americane, le confraternite sono finanziate dalle famiglie degli studenti, per cui non mi sono mai interessato particolarmente all'ambiente.

L'unica cosa che so, è che quest'anno è stato imposto un dress code, perché tutti ricordiamo la festa dell'anno scorso, in cui la squadra di football si è presentata con addosso solo i sospensori.

Non è stata una bella scena, giuro.

Motivo per cui sto frugando nell'armadio di Perseo, in cerca di uno smoking. Non sono fatto per i vestiti eleganti, ecco perché li rubo sempre al mio migliore amico.

Spero di vedere Halley, questa sera. Ieri è sparita completamente e non mi risponde più al telefono.

Grazie a Kamra, però, so che sta bene ed è stata in camera sua per tutto questo tempo. Kam ha deciso di posticipare la partenza da casa dei suoi genitori, che le hanno chiesto di fermarsi ancora un giorno.

Sapere Halley da sola mi destabilizza.

Qualcuno bussa alla porta, strappandomi dai miei pensieri e, nella speranza che sia lei, mi precipito alla porta. Inciampo persino sulla sedia vicina alla scrivania, ma questo è un dettaglio irrilevante.

Quando apro, non c'è nessuno.

Mi guardo intorno, sia a destra che a sinistra, ma il corridoio è completamente sgombro. Okay, a meno che le mosche non abbiano imparato a bussare alle porte, tutto questo è strano.

Abbasso lo sguardo, come colpito da un istinto insolito, e noto un biglietto in cartoncino nero.

Lo raccolgo.

All'ingresso del campus.

Ore 21:00

Non riconosco la calligrafia della persona che può aver scritto questo coso, so solo che dovrebbe perfezionare la sua scrittura.

Love the way you hate me -VilipendioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora