Love the way you hate me -Vilipendio

32-Ti abbiamo mentito

-La menzogna è l'arma più potente che esista,
in mano a un essere umano.

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HALLEY☄

"Nemmeno noi, ma niente ci ha impedito di farlo."

Le parole di Antares mi riecheggiano in testa e sembra infinito l'attimo in cui continuo a fissare i miei fratelli, in attesa di una spiegazione.

"Di...di che parli?" balbetto, spostando lo sguardo dal mio gemello a Perseo e infine a Neil.

Quest'ultimo, si prende il volto tra le mani e lo strofina vigorosamente su esse. Sembra in ansia. Non ho mai visto Neil in stato di ansia.

Mi hanno mentito. La cosa più grave è che non ho idea di cosa possano avermi nascosto. Li osservo. Cerco una reazione.

Conosco i miei fratelli a memoria, ma in questo momento mi sembrano dei perfetti sconosciuti.

Odio le menzogne, odio i tradimenti, e loro lo sanno meglio di chiunque altro.

"Diglielo." ordina Perseo, con lo sguardo rivolto verso Neil.

Il mio fratello maggiore, però, non riesce a dire nulla. Quando mi si avvicina, poggiando un ginocchio a terra per arrivare alla mia altezza, mi sembra piccolo come non mai.

"Che cosa mi hai nascosto?" gli domando in un sussurro, con il cuore in gola.

Perché mi fissano senza dire nulla? Perché non riescono a guardarmi negli occhi?

"Vedi, stellina..." inizia Neil, continuando a guardare in basso.

"Non chiamarmi 'stellina', voglio la verità. Ditemi cosa diamine succede!" Insisto per l'ennesima volta, alzandomi in piedi prima che possano fermarmi.

Neil mi fronteggia, come al solito pronto a mettersi in prima linea per difendere gli altri due. E, a quanto pare, per proteggere anche me.

"La verità, Neil. Non ti chiedo altro." sussurro, preparandomi al peggio.

Se solo un mese fa mi avessero detto che mi sarei ritrovata a dubitare dei miei fratelli, la mia unica famiglia, sarei scoppiata a ridere.

Adesso, invece, non riesco a pensare ad altro.

Il silenzio di Neil, ora come ora, vale più di mille parole.

"Non vuoi parlare? Bene." tiro su col naso, sorpassando Neil con veemenza, facendo scontrare bruscamente le nostre spalle.

Mi paro davanti ad Antares. I suoi occhi mi parlano, lo hanno sempre fatto. Mi stanno dicendo che mi sono persa qualcosa, perché loro me lo hanno nascosto.

"Non puoi mentirmi anche tu, parla, cazzo!" Sbotto, vedendo gli occhi del mio gemello attraversati da un velo di terrore.

Perseo mi tocca la spalla, come a intimarmi di calmarmi, ma lo scanso sgarbatamente.

Sento le lacrime affiorarmi agli occhi quando anche Antares abbassa lo sguardo. Sto perdendo tutto.

Sto perdendo anche il mio gemello, la mia esatta metà.

"Antares..." sussurro.

Una lacrima sfugge al mio controllo e la scaccio con un gesto brusco della mano.

Poi, finalmente, è Neil a prendere la parola.

"Papà non è morto."

Quella frase mi crolla addosso come un macigno enorme, mi serra la gola e lo stomaco. Sto fissando il vuoto, perché non riesco a guardare Antares, che ha rialzato lo sguardo.