𝟎𝟔. 𝒅𝒂𝒏𝒄𝒊𝒏𝒈 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒐𝒏𝒍𝒊𝒈𝒉𝒕

4.5K 147 121
                                    

We get it almost every night

when that moon is big and bright
it's a supernatural delight
everybody's dancing in the moonlight
Everybody here is out of sight
~Toploader, Dancing in the moonlight

Sabato 16 settembre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sabato 16 settembre

Ho un disperato bisogno di prendere aria.

Ma so di avere gli occhi di parecchie persone addosso.

E Aidan sembra pronto ad esplodere da un momento all'altro.

Quindi, anche se la mia testa sta esplodendo di pensieri, cerco di mantenere la calma in qualche modo.

Allaccio le braccia intorno al collo di mio fratello e lui inizia a condurre il ballo, portandoci sempre di più al centro della pista.

Ma mio fratello, che è davvero un bravo ballerino, è più rigido di un trono.

«Aidi» lo chiamo a bassa voce, dando un'occhiata intorno. «Perchè sei così rigido?»

Be' per una volta è bello riuscire a guardarlo in faccia senza farmi venire il torcicollo.

«Ho voglia di spaccare la faccia ai quei due» risponde, le sopracciglia appena corrugate e una piccola rughetta in mezzo alla fronte.

Okay, non mi serve chiedere a chi si riferisce.

Non oso immaginare come reagirà quando e se scoprirà che io e Jackson Wilson ci siamo baciati e che ho dormito a casa sua.

Evitiamo di porci il problema, sì.

«Niente cazzate, Aidan» gli lancio un'occhiata di avvertimento.

Punta i suoi occhi dritto nei miei, un ghigno felino sulle labbra. «Infatti sono qui con te e non a spaccare la faccia a quei due».

Gli tiro un coppino. «Stupido» sospiro, ma sto sorridendo.

Capisco quanto gli costa starsene qui, in questa casa, e cercare di mantenere la calma davanti a tutti.

La musica cambia ritmo, diventando più lenta, il violino che suona da solista accompagnata da gli altri strumenti.

Con un'abile mossa, Aidan mi fa fare una giravolta elegante con la gonna che ruota con me e io sorrido semplicemente, ritornando tra le sue braccia. Poso la testa sulla sua spalla mentre continuiamo a muoverci con precisione ed eleganza, esattamente nel modo in cui abbiamo imparato tanti anni fa.

«Pensi anche tu che quei due abbiano in mente qualcosa?» gli chiedo, cercando di intravedere i nostri genitori tra la folla.

«Hanno sempre in mente qualcosa» storce il naso, ma sta tamburellando le dita delle mani sulla mia schiena nuda del tentativo di restare calmo.

𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄𝐎𝐕𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora