𝟎𝟗. 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒔 𝒅𝒆𝒔𝒊𝒓𝒆... (𝐩𝐭.𝟐)

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Vado completamente in panico

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Vado completamente in panico.

Sento esplodermi il cuore nel petto.

E con gelida lentezza, la tensione nella cucina sale vertiginosamente.

James però scoppia a ridere. «Jackkk!» strilla di nuovo, il gelato che inizia a sciogliersi tra le sue mani e anche tra le mie che lo aiutano a sorreggere la coppetta.

Jason continua a mangiare il suo gelato come se niente fosse.

Io, invece, sto andando in ebollizione e quella faccia da innocente che il leoncino accanto a me sta esibendo non mi aiuta per niente.

«Che sta succedendo qui?» ripete Jackson, alternando lo sguardo dal fratello a me. Cerco di ignorare i suoi occhi, tenendo fermo lo sguardo su James.

«Ecco Jack» ripete il bimbo, dondolando la testa. «Tsiao, tsiao» lo saluta sventolando la manina nella sua direzione e lasciando la presa sulla coppetta che per fortuna sto reggendo io altrimenti sarebbe caduta

«Ciao Jamie». Jackson ricambia il saluto ma non toglie lo sguardo dal fratello più grande.

Deglutisco, ma non so se lo faccio perché il nervoso o perché vedere Jackson con indosso un maglione a collo alto grigio chiaro mi fa un certo effetto.

Il pensiero di quello che è successo domenica mi ritorna in mente di colpo e devo faticare davvero tanto per non andare in ebollizione completa.

É dall'altra parte della cucina rispetto a noi e quel maglione grigio, con le spalle larghe e i bicipiti gonfi, gli fa risaltare incredibilmente i capelli dorati e la pelle abbronzata; i suoi occhi sono indecifrabili.

All'improvviso mi viene un colpo di tosse che non riesco a trattenere.

Dannato Wilson e il suo problema con le felpe maschili.

Jason solleva un angolo delle labbra, quasi come se sapesse che è colpa sua. Stronzo.

James mangia il suo gelato indisturbato. Vorrei tanto essere lui.

E poi Jackson con lentezza fa scivolare il suo sguardo su di me e sono costretta a trattenere il fiato mentre i miei occhi si incatenano con i suoi.

China appena la testa. «Davis»

Faccio un respiro profondo. «Wilson» .

Mossa sbagliata, visto che si girano tutti e tre verso di me.

Stupida, Allison, stupida.

Vorrei tirarmi uno schiaffo in faccia, ma mi trattengo.

Jason distoglie subito lo sguardo, tornando a prestare la sua attenzione al gelato; James mi osserva dal basso con occhioni curiosi, non capendo, mentre Jackson non accenna a cambiare emozione.

«É curioso vederti qui» dice, anche se riconosco che c'è qualcos'altro sotto che però non riesco a capire.

Ciao, Bimba Sperduta, stanno dicendo i suoi occhi.

𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄𝐎𝐕𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora