Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together
Anno 1823
La luce della Luna filtrava tra le chiome degli alberi mentre una ventina di persone si avventurava nel bosco.
Erano scappati.
Quella che era stata per anni la loro città adesso sembrava soltanto un incubo e nessuno voleva più tornarci. Non poteva neanche tornarci.
Così cinque famiglie amiche avevano deciso di scappare insieme verso un luogo sicuro, ma erano finiti in un bosco ed erano giorni che vagano senza meta.
I giovani si erano ormai stancati, le mogli avevano perso la speranza e gli uomini iniziavano a preoccuparsi.
Le provviste stavano finendo e l'unico negozio che avevano trovato era un fornitore di lanterne. Qualcosa di inutile.
Sbucarono - finalmente - fuori dal bosco e giunsero in una grande radura che si estendeva per molte miglia. In lontananza si vedeva addirittura un grande lago su cui si rifletteva la Luna.
Camminarono ancora fino a raggiungere quello che sembrava quasi il centro della raduna in cui c'era una grande pietra bianca. I contorni erano lisci, la superficie levigata e sembrava avere una forma circolare quasi perfetta.
«Possiamo fermarci qui» propose un uomo. I capelli castano scuro gli ricadevano sulla fronte elegantemente e sotto la luce della Luna sembrano quasi neri. «Siamo circondati solo da alberi. Sembra un luogo sicuro per riposarsi».
I bambini annuirono subito e anche i ragazzi erano d'accordo.
«Possiamo anche fermarci qui qualche giorno» aggiunse una ragazza, scambiandosi un'occhiata con l'uomo. I suoi lunghi capelli scuri erano raccolti in un'elegante treccia ormai scompigliata, ma lei rimaneva comunque bellissima con la pelle chiara, quasi perlacea sotto la Luna, e gli occhi di un marrone caldo che riservavano sorprese alla luce.
«Sono giorni che camminiamo e basta» annuì un ragazzo osservando la giovane. Si passò una mano tra i ciuffi biondi che nel cuore della notte sembravano quasi argentati. «Abbiamo anche bisogno di lavarci» disse, facendo un cenno verso il lago.
«I bambini hanno bisogno di dormire» concordò una donna, controllando il piccolo di appena 4 mesi che dormiva tra le sue braccia. Rivolse un'occhiata al marito che se ne stava in silenzio accanto al primo uomo. «E anche noi» concluse stancamente.
Concordarono tutti e così si preparano per la notte. Stesero per terra intorno alla pietra alcune coperte che si erano portati e finalmente ebbero un meritato riposo dopo giorni di fuga.
Le donne si strinsero con i figli più piccoli e i giovani si addormentarono abbracciati per proteggersi dal freddo.
Rimasero svegli solo i 5 uomini, ognuno vicino alla propria famiglia come per proteggerla.
Uno di loro chiuse il suo orologio da tasca. «Sono le tre e un quarto del 16 settembre» avvisò gli altri, poi deglutì. «Sono ormai più di 5 giorni che vaghiamo senza meta».
Un altro uomo, quello più vicino a lui, osservò il neonato dormire serenamente tra le braccia della madre. Si passò una mano tra I ciuffi biondi, sospirando. «Io non volevo dirlo davanti a loro» fece un cenno verso le donne e i bambini. «Ma credo sia arrivato il momento di prendere una decisione».
STAI LEGGENDO
𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄𝐎𝐕𝐄𝐑
Teenfikce𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐟𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐚𝐝𝐞 𝐚 𝐩𝐞𝐳𝐳𝐢? 𝐒𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐. _________________________ 𝚄𝚗𝚊 𝚕𝚎𝚐𝚐𝚎𝚗𝚍𝚊 𝚗𝚊𝚛𝚛𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚜𝚎𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚜𝚎𝚝𝚝𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎, 5 𝚏𝚊𝚖𝚒𝚐...