Here comes the rain again Falling on my head like a memory Falling on my head like a new emotion I want to walk in the open wind I want to talk like lovers do - Here comes the rain again, Eurythmics
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Venerdì, 6 ottobre
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Non ho mai vinto una gara di sguardi con mia sorella.
Si potrebbe dire per il colore dei suoi occhi, ma in realtà è perché Allie è sempre stata l'unica che sapeva e capiva le cose, anche prima che le facessi.
Come fa non l'ho mai capito.
«Cosa devi dirmi, Aidan?» mi chiede, infilzando con la forchetta un pezzo di carne.
Quasi 18 anni di vita con lei e non ha ancora smesso di farmi paura quando ha vicino delle posate.
A proposito, fra 10 giorni è il suo compleanno e io devo iniziare a pensare ad un regalo.
Incrocio le braccia, posandole sul tavolo. «In realtà sei tu che devi dirmi qualcosa, Allison».
Lei, seduta di fronte a me, solleva un sopracciglio. «Io? Non mi sembra di aver fatto niente che puoi sapere».
«Se ti riguarda, devo sapere tutto» sibilo, assottigliando lo sguardo nella sua direzione.
«Sicuramente» mi risponde sarcastica, poi si mette in bocca il pezzo di carne e lo mastica continuando a guardarmi con lo stesso sguardo di papà.
«Non usare questo tono sarcastico con me, Allison» le punto un dito contro.
«E tu non pretendere di sapere tutta la mia vita, Aidan» mi risponde col mio stesso tono, la punta della forchetta rivolta verso di me.
Ignoro le sue parole. «Io sono serio, Allison».
Sbuffa, scuotendo la lunga coda alta che si è fatta poco fa. «E io stavo mangiando il mio pranzo in pace prima del tuo arrivo». Poi assottiglia lo sguardo verso di me. «E smettila di dire il mio nome come se fosse un insulto».
«Pronuncio il tuo nome come cazzo mi pare, Allison, se si abbina a quello di Wilson» sputo fuori, serrando i pugni.
Lei spalanca la bocca, chiudendola subito dopo e serra le labbra. Evita il mio sguardo, osservandosi intorno. «Non vedo come il mio nome possa essere associato a quello di Wilson» mi dice, appoggiando il gomito sul tavolo.
«Ah si?» sollevo le sopracciglia. «Allora era un'altra Allison Davis, con addosso la giacca di un altro Aidan Davis, che è stata prelevata con forza da quell'unico - grazie al cielo, tra parentesi - coglione di Wilson venerdì scorso».
Appoggia la fronte sulle dita della mano, nascondendo il volto tra i capelli. Risolleva il volto verso di me. «Mi piacerebbe molto conoscere quest'altra Allison Davis» sorride nervosa.