「capitolo cinque」

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“Jeongguk? Che ci fai a quest'ora qui?” domandó Hoseok, sotto lo sguardo vigile di Taehyung.

Il secondo si stava avvicinando al primo, con calma, come probabilmente era suo solito fare.

“Ero di passaggio e mi sono fermato a salutarti” rispose semplicemente, cercando di trattenersi dal girarsi verso dove, seduto bellamente, se ne stava Taehyung.

“Hai fatto bene, ti offro qualcosa, vieni” lo invitò, indicando gli sgabelli vicino al bancone e Jeongguk sorrise furbamente, annuendo appena.

Si era seduto esattamente con le spalle che rivolgevano a Taehyung, che continuava a guardare, oltre a quella bellissima schiena estremamente muscolosa, tutti i movimenti che l'alpha compieva mentre lui si muoveva a disagio sul divanetto nero.

Jimin aveva anche lui notato la presenza dell'alpha cercando di non dargli molto peso mentre preparava qualcosa di caldo per il suo Taehyung.

“Namjoon solitamente quando viene qui?” domandó Jeongguk mentre Hoseok gli preparava un americano da dietro al bancone.

Hoseok sembrava così bello e gentile, il candidato perfetto per un compagno di vita, si ritrovò a pensare Taehyung.

“Dipende, prima mattina o anche pomeriggio, fin'ora non è ancora venuto quindi credo verrà oggi pomeriggio” rispose semplicemente l'uomo, versando dell'espresso dentro il bicchiere trasparente pieno di acqua e ghiaccio.

“Non credo verrà, a dirla tutta..il suo omega è in calore, sarebbe l'ora giusta per fare figli, altrimenti perché cercare un compagno” disse, facendosi sentire di proposito, con una voce irritante, si ritrovò constatare Taehyung.

Jimin stava passando con il vassoio tra le mani proprio vicino a lui, con una faccia che la diceva lunga.

“Gli omega non servono solo a fare cuccioli, Jeongguk..una compagna o un compagno è per la vita, l'altra metà mancante del nostro cuore..” gli rispose mestamente, Hoseok, porgendogli la bevanda appena fatta.

Taehyung accennò un sorriso, sentendo questo, quasi sciogliendosi.

Sì, ovviamente non cercava un compagno, non ancora per lo meno, ma sentire certe parole dolci da un alpha era rassicurante per il suo lupo interiore.

“Quel coglione è qui” borbottó Jimin, appoggiando sul tavolino due cioccolate calde, una per Taehyung e una per sé.

“Ho notato..sai,mi sta davvero sul cazzo” borbottó alzando gli occhi al cielo, senza sentire più cosa stavano dicendo quei due.

“Se fossi in Hoseok non lo farei nemmeno entrare nel locale ma a quanto pare Jeongguk è il migliore amico di Namjoon, il proprietario del 'Why Not'” gli spiegò Jimin, sedendosi al suo fianco.

Povero il suo futuro compagno” borbottó appena, Taehyung, sorseggiando la bevanda calda che lentamente gli scaldava il corpo.

Jimin concordó silenziosamente, mentre guardava i due parlare.

“Credi davvero in quelle smancerie? L'amore non esiste” era stata la risposta fredda di Jeongguk, che dopo poco aveva salutato Hoseok, voltandosi solo una volta quando stava per andare via, incrociando il suo sguardo con quello di Taehyung.

Furono secondi interminabili, dove continuavano a fissarsi, come se si stessero parlando con gli occhi.

Beh, fino a quando Jeongguk gli aveva fatto l'occhiolino, con un sorrisino furbo in viso, prima di andare via.

E Taehyung, arrossí più che mai a quel piccolo e semplice contatto che smosse qualcosa nel suo stomaco.

Forse era fame si disse dopo averci pensato su per qualche secondo.

Nella casa di Namjoon e Jin, le tapparelle erano ancora abbassate, per evitare che la luce della mattinata entrasse e svegliasse Jin, ancora dormiente sul petto nudo del suo Alpha.

Il minore tra i due continuava ad accarezzare i capelli del maggiore con una dedizione e amore a livelli estremi.

Le guance arrossate e i piccoli sbuffi che cacciava mentre dormiva, erano davvero adorabili agli occhi di Namjoon che sorrideva lievemente.

Il calore del ragazzo, sarebbe passato a breve e nel frattempo, i due erano più attaccati che mai, con un SeokJin che continuava a pregare per dei cuccioli.

La risposta era sempre quella, che faceva arrabbiare l'omega, un po' stordito dal calore.

Voleva, ovviamente, una vita col suo compagno, ma pensava sempre di non essere pronto a prendersi una responsabilità così grande.

Insomma, aveva provato a piantare una piantina di pomodori ed era subito morta, come poteva pensare di badare a dei cuccioli?

I cagnolini che avavano, erano interamente sotto l'ala di SeokJin che se ne prendeva cura.

Ma quello non bastava, ovviamente, lui voleva dei cuccioli con tutto il suo cuore.

Aveva trentacinque anni, che per un omega maschio era già l'inizio del 'sei abbastanza in là per avere figli'.

Jin muguló appena, strusciando la punta del naso contro i pettorali di Namjoon.

Joonie..ho fame” gli mormorò con la voce ancora impastata dal sonno, facendo sorridere e sciogliere Namjoon.

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I ragazzi si sono incontrati, ma non si sono parlati, abbiamo una scena dei Namjin dove credo, si senta tutto l'amore che Namjoon prova nei suoi confronti, ma proprio non ci riesce a diventare padre..
Alla prossima,ragazzi, aspettatemiii.
Baci

-Hera.

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