Perestrojka y glasnost' pt.3 [SukunaxReader]

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NdA
Babies! Good morning!
Pensavate, eh, che non avrei pubblicato! E invece eccomi qua, il nuovo capitolo giovedì, la nuova oneshot la domenica!
Perché oggi é domenica, ver...
No, un attimo. Proprio mentre scrivo mi rendo conto che é schifosamente lunedì, e sono in ritardo.
Scusate. Mi dispiace.
Beh,  COMUNQUE, beccatevi la oneshot. L'esercizio di oggi (ieri) era "descrivi una scena di sesso", e, beh...
So che avrei acquisito volentieri il vostro consenso 😘
Vi voglio bene

Mako

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Y/N si abbandonò fra le sue braccia con la stessa fiducia di una bambina di fronte a qualcosa che non conosce

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Y/N si abbandonò fra le sue braccia con la stessa fiducia di una bambina di fronte a qualcosa che non conosce. Davanti all'ignoto.
Tentò di farsi tornare alla mente quei lunghi baci che aveva visto qualche volta nei film: chiuse gli occhi, e le labbra rimasero immobili ad accogliere le sue.
Ma quando sentì la sua morsa farsi sempre più famelica, capì che probabilmente stava sbagliando qualcosa.
Innanzi tutto, quel demonio russo aveva aperto la bocca e aveva spinto la lingua a cercare la sua. E lei si era trovata costretta a schiudere le labbra e a lasciarlo fare, intontita, ancora inebriata dal fumo che le aveva sbuffato in faccia.
Era appena riuscita a capire qualcosa e a vincere la timidezza, che lui si era staccato, allontanandosi quanto bastava per fermarsi a guardarla negli occhi.
E lei si era sciolta.
Aveva provato a nascondere il viso nell'incavo della sua spalla, ma lui era tornato di nuovo all'attacco, affamato di contatto.  Le aveva catturato ancora le labbra, questa volta da un'angolazione differente, e di nuovo si era trovata la sua lingua in bocca.
'Santo cielo' pensò, in balia dei suoi baci. 'Potrò ancora tornare in chiesa dopo una cosa del genere...?'
Ma lui non sembrava curarsi più di tanto della sua posizione religiosa. Forse gli ortodossi avevano regole diverse?

Approfittò di una breve pausa per riprendere fiato. Ansimò, la lingua intorpidita e le labbra umide.
Oh, Dio. Ma da quando nei baci c'era così tanta saliva? La sua faccia doveva sembrare un completo disastro, in quel momento.
Sukuna si allungò per tirare una boccata alla sigaretta, e tornò ad afferrarle le spalle. Questa volta, le lanciò un'occhiata di traverso, e le mordicchiò il labbro inferiore.

Y/N sentì un'esplosione in mezzo alle gambe. Qualcosa nel suo basso ventre stava andando a fuoco; si spaventò, ma le mani di lui la tenevano ancorata al terreno, in piedi, e non poteva succederle niente di male. Lasciò che le sue labbra le vagassero sul collo, dietro alle orecchie, lungo la giugulare e giù, giù fino al le clavicole.
Aveva alzato due dita ad abbassarle la scollatura del maglione, allargandola verso il basso, e lei aveva alzato d'istinto il mento.

Anni dopo, se le avessero chiesto di descrivere il suo primo bacio avrebbe detto: "una sensazione ultraterrena". La sua coscienza, in quel momento, stava aleggiando a due metri di altezza da terra; le sembrava di vedere il suo corpo laggiù, in basso, totalmente fuori dal suo controllo, che si abbandonava agli eventi senza possibilità di opporsi.
Ma... Davvero non aveva idea di cosa stava succedendo? Era davvero così distaccata dalla realtà?

JJK Oneshot - xReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora