12.

392 9 0
                                    

Elegante,Ma devastante,È il silenzio,Di chi ha carattere

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Elegante,
Ma devastante,
È il silenzio,
Di chi ha carattere.

La mattina del Gran Premio dell'Arabia Saudita decido di isolarmi totalmente dal mondo, mi prendo cura di me stessa e cerco di rilassarmi per quanto possibile.

A pranzo accetto l'invito di Lando che mi porta in un ristorantino piccolo ma elegante.

Mentre aspettiamo i nostri piatti chiacchieriamo del più e del meno, raccontandoci qualche curiosità su di noi.

Inevitabilmente mi rendo conto che tra tutti i piloti lui è quello con cui mi trovo meglio, è letteralmente la mia versione al maschile, ci capiamo su ogni minima cosa.

Gli passo l'olio per l'insalata dopo averlo utilizzato "come sta andando l'allenamento?" chiede per poi iniziare a mangiare "è dura ma sto reggendo bene, Arianna non mi lascia mezzo secondo di pausa." annuisce semplicemente porgendomi il cestino del pane.

Afferro una fetta per aiutarmi a raccogliere tutti gli ingredienti della mia insalatona "tu invece? Prospettive per la stagione?" alza le spalle alla mia domanda "mi fanno proprio incazzare, la macchina ha sempre qualche problema, non so cosa si aspettano da me capito. Per quanto io possa essere bravo ho bisogno di una macchina decente per gareggiare, mi sembra il minimo." lo osservo attentamente riconoscendo lo sconforto sul suo viso "Lando sei uno dei piloti più promettenti della nuova generazione, dai il massimo, per il resto si arrangiano loro." mi sorride contento con quei due occhioni azzurri "attenta che se mi danno una macchina decente ti apro il culo." quasi mi soffoco mandando giù il boccone.

Non riesce proprio a tenersi dal fare lo stronzo, mi fa morire "hey non sfidarmi ragazzino, poi sono cazzi tuoi!" mi fa una linguaccia in risposta.

In quel momento qualcosa attira la mia attenzione, dei paparazzi si nascondo velocemente cercando di non farsi vedere ma ormai è troppo tardi, anche il pilota Mclaren sembra essersene accorto perché sta guardando fuori dalla vetrata "lo facciamo?" domanda con un ghigno malizioso sul volto, alzo le sopracciglia sorridendo leggermente.

Lando ha questa capacità di farmi tornare una ragazzina di 16 anni dispettosa e ribelle "sai già la risposta." mi fa l'occhiolino soddisfatto e torniamo a mangiare facendo finta di nulla, quando con la coda dell'occhio lì vediamo ricominciare a fotografarci ci voltiamo con un sorriso da ebeti ed il terzo dito alzato, per poi scoppiare a ridere soddisfatti vedendone le facce.

Il pomeriggio passa velocemente e con questo arriva anche l'ansia.

Sono sulla monoposto in completo silenzio, ripetendo a mente tutto ciò che strateghi ed ingegneri mi hanno spiegato.

Passo la mano sui vari tasti del volante, che conosco ormai a memoria, questa macchina fatta su misura per me mi sta così comoda che quasi è un prolungamento di me stessa.

Il capo meccanico butta un occhio fuori per poi farmi cenno di partire, esco dal box e vengo travolta dalle urla dei tifosi, il rumore mi fa salire l'adrenalina a mille.

SupernovaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora