Quando avvicinò
Le sue labbra alle mie,
Sentii l'amore
Di cui i libri parlano da secoli.Apro il forno lentamente ed una vampata di calore investe il mio viso facendomi indietreggiare.
Sventolo la mano per poter vedere meglio "Ems stai attenta a non bruciarti per favore!" esclama Charles dal soggiorno.
Estraggo con delicatezza la prima teglia, per poi guardarmi attorno in cerca del piatto, fortunatamente il monegasco corre in mio soccorso porgendomelo, lascio scivolare la pizza su quello che mi porge e rimetto dentro la teglia.
Quando estraggo la seconda e mi volto lo trovo ad osservarmi "che hai?" chiedo con fare sospetto sistemando anche la seconda pizza "sei incredibilmente sexy quando cucini sai?" sento le guance arrossire e mi lascio sfuggire un sorriso timido "grazie Leclerc ma non farci l'abitudine, faccio schifo ai fornelli." brontolo riacquistando la mia sfacciataggine.
Ride di gusto mentre porta i due piatti nell'altra stanza dove abbiamo preparato la tavola.
Afferro una bottiglia di raboso dal bancone e lo seguo.
Rimango ad osservare le nostre due creazioni meravigliose "sono molto soddisfatta" constato accomodandomi davanti a lui, annuisce iniziando a tagliare la sua pizza "condivido." constata leccandosi il labbro inferiore.
Mi perdo in quel gesto così innocente ma allo stesso tempo così attraente.
Poi riprendo il controllo di me stessa ed afferro le posate per iniziare a cenare.
Dopo aver finito di cenare ed esserci accuratamente scolati tutta la bottiglia, decidiamo di uscire sul prato a guardare le stelle.
Ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da una vita, sicuramente più euforici del solito grazie al mio amato raboso.
Akai Ito è una leggenda giapponese, secondo la quale ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.
Questo filo rosso ci lega indissolubilmente alla persona a noi destinata, la nostra anima gemella.
I giapponesi credono che le due persone da esso unite sono destinate ad incontrarsi, indipendentemente dal tempo o dal luogo.
Perché il filo rosso sarà sempre solido e non si spezzerà mai, assicurandosi così che i due un giorno si incontrino.
Questa leggenda mi è stata raccontata anni fa da mamma, quando una sera sul divano le ho chiesto cos'è un'anima gemella.
Secondo lei quando incontri la persona dall'altra parte del filo te ne rendi conto subito, come se qualcosa dentro di te si illuminasse e una parte della tua anima si mettesse al posto giusto.
Non ci ho mai dato peso, anzi a dirla tutta sul momento l'ho presa anche sul ridere.
Eppure distesa sull'erba fresca della sera, con l'odore dei fiori primaverili nell'aria e la luce delle stelle ad illuminare quei due stupendi occhioni verdi inizio quasi a crederci.
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Supernova
FanfictionNon mi sono mai arresa, nemmeno quando vedevo i ragazzi che si allenavano con me trovare un posto loro ed io rimanevo indietro, a guardarli gareggiare in televisione. Mia madre mi ha chiamata Emersyn, significa coraggioso e potente, non ho mai senti...