Lieve è il dolore che parla,
Il grande dolore è muto.Questa mattina svegliare Charles sembra impossibile, dunque mi arrendo e decido di alzarmi dal letto.
Mi preparo un caffettino, afferro il libro che sto leggendo e mi piazzo su una sdraio a bordo piscina.
Dopo un'oretta mi rendo conto di non guardare il cellulare da ieri pomeriggio, la prima cosa che noto sono una miriade di chiamate perse da Lando.
Confusa apro la chat.
Quasi rischio di soffocarmi con il caffè, sputacchio leggermente cercando di non morire e corro in camera da letto.
Quando spalanco la porta Charles si alza a sedere per lo spavento "cosa succede?!" esclama cercando di mettere a fuoco la stanza "siamo nella merda." constato mostrandogli lo schermo.
Rimane in silenzio qualche minuto passandosi nervosamente la mano tra i capelli.
Nemmeno lui sembra avere una soluzione, perché alla fine per quanto proviamo a girarci attorno una soluzione non c'è.
Avevamo deciso di tenere privata questa frequentazione proprio per paura della reazione dei tifosi.
Sicuramente già volendo andarci piano per problemi privati il fatto che una miriade di persone ci ficcheranno il naso non aiuterà.
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Supernova
FanfictionNon mi sono mai arresa, nemmeno quando vedevo i ragazzi che si allenavano con me trovare un posto loro ed io rimanevo indietro, a guardarli gareggiare in televisione. Mia madre mi ha chiamata Emersyn, significa coraggioso e potente, non ho mai senti...