10.banchi vuoti

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torno in classe sconvolta per quello che ho appena fatto,il professore mi chiedeva come stavo ma io non avevo le forze per rispondere.

da oggi Ferfin mi avrebbe odiato ancora di più e forse ora anche Steph, è tutto un disastro,la mia mano si è mossa da sola,senza nemmeno pensarci.
Rebby vedendomi perplessa mi chiede cosa avessi ma non voglio farla preoccupare,ho detto solo che mi sentivo male.

la ricreazione la passo in bagno a pensare,non volevo parlare con le mie amiche,non potevo farcela.
mancavano solo due ore alla fine della giornata,poi sarei andata subito da Steph, sperando che non si sia arrabbiato per ciò che ho fatto.

rientrare in classe vedendo quei due banchi vuoti mi dà un senso di solitudine e tristezza.
Ad entrare la professoressa di italiano, coordinatrice di classe,che vedendo la classe perplessa sul perché Steph e Ferfin non fossero tornati più,decide di raccontare ciò che è successo.
questo non mi aiuta per niente,avrei preferito fare grammatica per distrarmi un po' invece eccomi qua ad ascoltare ciò che è successo a causa mia, perché se loro sono stati sospesi è solo per merito mio... non avrei mai dovuto dire a Steph di quello che Ferfin mi aveva detto,sapevo che reagiva così ma come una stupida sono corsa subito a raccontargli della mia situazione con lui.
fortunatamente la classe non fa altre domande e la professoressa inizia la lezione,queste due sono state le due ore più lunghe di tutta la mia vita,ma ora potrò finalmente andare da Steph,ragazzo a cui ho pensato per tutta la lezione.
dico ad Angie di andare a casa dicendo alla mamma che sarei rimasta da un amica per un progetto,adesso posso andare dal mio Steph.

mi aveva detto dove abitava qualche giorno fa,sono riuscita a trovare la strada,gli ho chiesto se potevamo incontrarci sotto casa sua,non avevo voglia di vedere i suoi genitori.
finalmente vedo aprirsi la porta,era ancora distrutto per ciò che è successo,a vederlo pieno di lividi gli occhi mi diventano immediatamente lucidi e senza pensarci su avvolgo le mi braccia attorno a lui in un caldo abbraccio.
lui rimane qualche secondo in silenzio per poi distaccarsi,forse non avrei dovuto,ancora una volta avevo agito senza pensarci.
ci sediamo in un marciapiede e dopo alcuni secondi di un imbarazzante silenzio è lui a farsi avanti:
S:non dovevi dargli quello schiaffo, è una questione tra me è lui.
A:una questione tra te e lui? sentiamo...di che si tratta?
S:ti ho detto che è solo tra me e lui,non puoi saperlo,adesso se non ti dispiace torno a casa mia.

senza degnarmi di uno sguardo mi chiude la porta in faccia.
il mio cuore si sbriciola in mille pezzi,ho perso una delle persone più importanti che avevo,scappo via in lacrime,Steph era tutto per me e poi che significava una cosa tra loro due?che cosa avevano da dirsi di così importante?sono la sua migliore amica e gli amici si dicono tutto ma per lui forse non è così...

mi rifugio in un parco giochi abbandonato dai bambini,mi siedo su un altalena e metto le cuffiette che porto sempre con me,avevo bisogno di un po' di tranquillità dopo la confusione che si era creata nella mia vita,ho bisogno di schiarirmi le idee.

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