22.gelosia

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il giorno che speravo non arrivasse mai è arrivato, è sabato e stasera sarei dovuta uscire con Ferfin.
Steph sapeva che sarei stata con me mie amiche a cui ho raccontato tutto e che quindi potranno coprirmi se Steph sospettasse qualcosa.

la mattinata la passo a casa di Giuly con Angie,abita di fronte casa mia quindi capita quasi ogni giorno che ci trasferiamo per un giorno a casa dell'altra.
fino all'ora di pranzo sono riuscita a non pensare all'uscita di stasera ma mentre finisco gli spaghetti al sugo, che la mamma di Giuly ha preparato a noi con tanto amore,arriva una notifica dal mio telefono.
era un numero non salvato ma dalla foto profilo capisco subito di chi si tratta,era una foto scattata in macchina e Ferfin aveva un paio di occhiali da sole fantastici.
Ferfin:allora,pronta per stasera?
mi limito a rispondere con l'emoj del dito medio poi poso il telefono e continuo a mangiare un po' meno spensierata di prima.

dopo aver chiacchierato ancora un po' con la nostra amica io ed Angie torniamo a casa,si sono già fatte le 5:30.
faccio una doccia,sono davvero indecisa su cosa mettere ma decido di non pensarci troppo,metto un top con una gonnellina un cappotto che arriva fino alle ginocchia sopra e qualche accessorio.
metto tre spruzzi del mio prezioso Dior e mi dirigo al Rosa's un luogo pieno di ragazzi che hanno bevuto qualche bicchierino di troppo, fortunatamente quello era solo punto di ritrovo e saremo andati in altri posti.

non è ancora arrivato,proprio come a scuola arriva sempre 5 minuti in ritardo,i professori lo hanno richiamato più volte ma lui non si preoccupa nemmeno un po',insomma ha la media nel 9 e mezzo.

nell'attesa ho preso un jin lemon, è in ritardo di 23 minuti,tra la folla intravedo un volto conosciuto,Pino.
mi avvicino a lui e iniziamo a chiaccherare un po':
P:"non ti sei vista più da queste parti"
A:"già la scuola sta diventando un po' pesante"
P:"meglio così se non vuoi che ti finisca di nuovo addosso con la bici"
ridiamo entrambi ma il volto di Pino diventa immediatamente serio e non sta guardando più me.
mi giro e mi ritrovo Ferfin con uno sguardo omicida nei confronti di quello che lui definiva amico,Pino era spaventato forse Ferfin gli aveva già detto qualcosa
P:"sai forse devo andare"
F:"si infatti,devi andare"
P:"no,rimani"
Ferfin non può comportarsi sempre così,poi non mi dispiacerebbe la compagnia di Pino.
F:"Audrey ho già detto a Pino che deve andarsene"
A:"ed io ho detto di no, che c'è hai paura che...
F:"io non ho paura di niente Audrey!forza Pino unisciti a noi."
rido sotto i baffi,sapevo avrebbe fatto così,e a me la situazione non dispiace.

capisco subito che ci stiamo dirigendo all'urban park,non so perché stiamo andando proprio lì, è molto isolato la notte,ho visto molti film horror iniziare così.
ci sediamo in una panchina che si trova tra un sacco di abeti,stasera la luna è piena e illumina tutto il parco.
P:"comunque ti sta molto bene questa gonna,Audrey"
A:"grazie Pino, l'ho comprata da poco"
Ferfin lo guarda come se volesse mettergli le mani al collo e soffocarlo nel giro di pochi secondi
P:"e poi l'eyeliner che hai messo risalta i tuoi bellissimi occhi."
Ferfin non ne può più,e questa cosa mi sta gasando più del previsto.
P:"che c'è Ferfin?ti vedo agitato"
ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
F:"cosa c'è?sei serio!
poi si butta sopra di lui,gli tira tre pugni e sento quasi l'osso della mascella rompersi poi lo schianta al suolo gli da qualche pedata e poi capisco che devo agire sennò Pino ci avrebbe lasciato a breve.
A:"Ferfin che cos'hai che non va?non riesci a stare un giorno senza picchiare qualcuno?sai che c'è,me ne vado"
molla al suolo Pino e mi raggiunge
F:"ti ricordo della foto vero?"
A:"sono uscita con te, l'accordo era questo"
F:"beh allora non rispetterò gli accordi,forse farò un'eccezione se stai ancora un po' con me"
A:"non mi interessa più niente,fai quello che vuoi con quella foto,se Steph mi ama veramente capirà."

il triangolo no...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora