REFRAIN 1/4: Chained Prometheus (I)

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 Sweet child in time You'll see the line The line that's drawn between Good and bad See the blind man Shooting at the world Bullets flying Oh, taking toll If you've been bad Oh, Lord, I bet you have And you've not been hit Oh, by flying lead You'd...

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Sweet child in time
You'll see the line
The line that's drawn between
Good and bad
See the blind man
Shooting at the world
Bullets flying
Oh, taking toll
If you've been bad
Oh, Lord, I bet you have
And you've not been hit
Oh, by flying lead
You'd better close your eyes
Oh
Bow your head
Wait for the ricochet

(Deep Purple)

2018 a.t.b. Area 11.
Sezione Sviluppo Tecnologico dell'Esercito di Britannia.

Allo scorrere della porta del laboratorio, una polifonia di saluti si alzò dagli otto direttori del team di Sviluppo Tecnologico.

«Buongiorno!»

Jeff Becker, che era salito su una scala per lavorare su un Frame, e stava controllando l'efficienza del suo nucleo, si sporse verso l'ingresso.

«Buongiorno, signor Lloyd!»

Con un faldone di documenti stretto sotto il braccio sinistro e la tazza nella destra, lo scienziato rivolse a tutti suoi colleghi un largo sorriso sotto gli occhi cerchiati dalle occhiaie.

«Buongiorno, buongiorno!» esclamò, poi appoggiò la cartella sulla propria scrivania. Passò l'indice sullo schermo del computer e osservò in controluce la sua impronta sulla polvere. «Allora, avete fatto progredire la scienza?»

André Dejustie, un programmatore dai corti capelli biondi e iridi limpide come il ghiaccio, sospirò. Nascosto per metà dal suo portatile, alzò gli occhi al cielo.

«Ah,» ribatté con un sospiro, «ho paura che l'abbiamo fatta regredire...»

L'espressione divertita non svanì dalle labbra di Lloyd.

«Regredire?»

Mariah, la collega di Dejustie che gli sedeva a fianco, supportò la sua tesi:

«Di qualche anno, mi sa».

Lloyd abbandonò la tazza sulla scrivania, si stiracchiò reggendosi la schiena con entrambe le mani e camminò a passi lunghi verso di loro.

«Ahi, ahi,» commentò. «Che succede?»

Poi si piegò sul portatile di Dejustie, che stava indicando lo schermo con un gesto plateale, si aggiustò gli occhiali e osservò l'errore che il programma aveva restituito.

Errore fatale, senza via di scampo. Lloyd fece salire la schermata con la rotella del mouse. Tutto da rifare.

«Ci siamo bloccati,» sussurravano le voci attorno a lui, demoralizzate.

«Il sistema di movimento non funziona».

«Non capisco cosa abbiamo sbagliato. Il codice non mi restituisce errori, ma i dati non riproducono per nulla il modello».

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