D E S C E N D I N G
Donnie
Il furgone blu è parcheggiato dalla parte opposta della via Utopia Beach. È difficile avere una buona visuale dell'ingresso di casa Remington con tutta quella fitta vegetazione a circondarla, così ho dovuto, di nuovo, fingermi un fottuto giardiniere e piazzarmi nell'aiuola dei vicini a piantare primule, per tenere d'occhio il loro vialetto.
Sono accucciato a terra, con le mani ficcate dentro erba e terriccio a piantare primule rosa, viola e gialle, come se avessi anche solo la minima idea di quello che sto facendo.
È il ventidue dicembre e, secondo il mio orologio al polso, sono le tre e dodici minuti. Il sole è ancora nascosto dalle nuvole e le temperature sono scese di qualche grado, ma il vento è forte e la pioggia che era prevista dal canale meteo locale sta tardando ad arrivare. Mi auguro che non ci sia nessuna tempesta che fermi i voli di questa sera. Ho bisogno che i Remington prendano il loro dannato aereo e ci lascino saccheggiare in pace la loro preziosa casa.
Qualche minuto più tardi, vedo la porta automatica del garage aprirsi e uscire un grosso Porsche Cayenne nero. La portiera del guidatore si apre. Randolph Remington indossa un completo blu scuro elegante e uno spolverino dello stesso colore, al collo porta una sciarpa leggera color vinaccia, che si abbina al fazzoletto nel taschino della giacca. L'uomo sale su una Jeep Range Rover color verde salvia parcheggiata all'esterno e la riporta nel garage, dove prima c'era il grosso fuoristrada. Mentre la saracinesca automatica è ancora aperta, noto parcheggiata un'altra auto sportiva, una Ferrari Purosangue gialla.
Non sarebbe male riuscire a portare via anche quella, Manny saprebbe di certo cosa farci.
Remington chiude la porta del garage e sale in macchina. I vetri posteriori sono oscurati ma non il parabrezza. Sul sedile del passeggero c'è Donna Sue che tiene in braccio una borsa ampia e un cuscinetto per il collo.
Immagino che le figlie siano nei sedili posteriori, anche se non riesco a vederle dalla mia posizione.
Il loro volo parte tra circa tre ore da Fort Lauderdale ed è diretto a Burlington, in Vermont. Prima classe, ovviamente.
Osservo la famiglia Remington uscire dal vialetto e sparire in fondo alla Utopia Beach Drive. Raccolgo i miei attrezzi e torno al furgone. Mi accendo una sigaretta e aspetto il tramonto, anche se con il cielo coperto non ci sono colori caldi sull'oceano e palme luccicanti di rosso e arancio. La transizione è dal grigio al nero in meno di una mezz'ora. Le luminarie natalizie si accendono anche su casa dei Remington, le persiane sono chiuse dal lato della strada, ma qualcosa brilla all'interno, forse un altro albero di Natale lasciato incustodito.
Fumo una sigaretta dopo l'altra e sorseggio un paio di lattine di Mountain Dew, mentre aspetto lo scoccare della mezzanotte.
I Remington sono partiti, non toneranno indietro.
La loro villetta è vuota. Abbiamo solo un paio di giorni per prepararci ed entrare.
✞✞✞
Ho scelto la notte della Vigilia di Natale perché è forse il miglior momento dell'anno per colpire. I vicini saranno partiti per andare a trovare le proprie famiglie, mentre quelli rimasti distratti dai preparativi del Natale o, addirittura, fuori a mangiare. La mia speranza è che anche i Remington siano troppo concentrati sulla loro vacanza per guardare le telecamere di sicurezza, o per dare peso a un malfunzionamento nel loro sistema di sicurezza.

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DARKTOKEN || Dark romance
RomanceNon sarei dovuta essere in casa. E lui non sarebbe dovuto entrare. ✞✞✞ Kasey odia suo padre, il giudice corrotto Remington. Controlla ogni aspetto della sua vita, come se la figlia fosse solo un altro dei suoi possedimenti: dall'università che freq...