La scuola é proprio come me la aspettavo un complesso di edifici tristi di un colore indefinito che sicuramente ha visto tempi migliori.
Mi affretto ad entrare e man mano che avanzo nel corridoio pieno di studenti vengo sballottata da un capo all'altro senza riuscire a raggiungere veramente la mia meta iniziale ovvero la segreteria. Quando finalmente la vedo in lontananza comincio a spintonare la la calca di studenti che va nel verso oppsto al mio , mi sento come un salmone.
A forza di pestoni riesco mio malgrado a raggiungere la segreteria dove una giovane signora ,che ho scoperto chiamarsi Gemma , mi sorride gentilmente e dopo avermi consegnato il foglio con il mio orario scolastico mi congeda ricordandomi di passare dal preside a fine scuola.
Con il mio foglietto decido di dirigermi a passo piuttosto spedito verso l'aula dove si terrà la prima lezione prevista nell'orario, ma proprio quando formulo questo pensiero mi viene in mente che nn ho la piú pallida idea di dove possa essere. Seguendo il numero delle porte delle classi ormai chiuse visto che la campanella é già suonata da un pezzo, mi trovo a girare l'angolo, ma vado a sbattere contro un muro che nn mi ero accorta si trovasse li e cado per terra col sedere sparpagliando il contenuto della mia borsa sul pavimento. Dolorante alzò lo sguardo e noto che nn ho sbattuto contro ad un muro, ma contro un ragazzo che si sta premurando di raccogliere i suoi libri che devono essere caduti nel nostro scontro. Mi alzo in piedi e mentre raccolgo le mie cose vedo con la coda dell'occhio il ragazzo in piedi che mi fissa, mi giro e mi becco una bella occhiataccia e un insulto << stai attenta dove metti i piedi la prossima volta ,ma cosa hai davanti agli occhi?! Prosciutti!>>
<< hey datti una calmata, ero di fretta e nn ti ho visto, la cosa nn era intenzionale>>
<< beh fai piú attenzione con quei piedoni ingombranti che ti ritrovi!>>
Detto questo se ne va e in fretta mi ritrovo di nuovo sola in un corridoio davvero troppo grande. Ricordandomi dove dovevo andare prima dell'incontro- scontro mi affretto a raggiungere l'aula e mi fiondo sula porta che si spalanca sull'aula con un grosso tonfo sul muro attirando l'attenzione del professore e degli alunni che dopo un breve istante si mettono a ridere.
Il professore dopo un piccolo momento di stupore si riprende e zittisce la classe e mi fa entrare.
<< vuole entrare o resta lí per tutta l'ora signorina...? >>chiese in modo arrogante.
<< hm... Auarora, Aurora De Silva>>affermai timidamente.
<< signorina Aurora...se nn le dispiace eravamo nel bel mezzo di una lezione, ora che le presentazioni le abbiamo fatte potrebbe andare gentilmente a sedersi li in fondo vicino a Sofia?>>
Detto questo il professore riprese la spiegazione da dove lo avevo interrotto e io mi andai a sedere dove mi aveva detto, questa volta piú silenziosamente di come ero entrata.
La ragazza di fianco a me era una bella ragazza, capelli castani e occhi castani, fisico asciutto e forse un po bassa, ma sembrava dolce. Troppo in imbarazzo per la scena di poco prima e nn volendo dare ulteriormente spettacolo nn riuscií a presentarmi e cosí decisi di provare a concentrarmi sulla lezione.
Nn appena tirai fuori il quaderno e la penna mi arrivò un bigliettino prprio da Sofia.Ciao Aurora ,come avrai capito io sono Sofia ma tutti mi chiamano Sofi. Se vuoi a fine lezione ti faccio fare un breve tour della scuola, ti va?
Con lo sguardo mi giro verso di lei e la ringrazio e lei mi sorride, é davvero simpatica come pensavo allora. Dovrei proprio ricordarmi di ringraziarla piú tardi.
<< Comunque odio le lezioni del professor Bellin , ogni volta sono piú noiose di quella precedente e ci tratta come vegetali, zitti, composti e a prendere appunti,fortuna che oggi tu hai fatto la tua entrata d'effetto. Dovevo fare una foto alla sua faccia , davvero ,era impagabile! >>concluse divertita Sofia, mentre si faceva strada nel corridoio.
Cavolo, era proprio una gran chiacchierona era peggio di me , mi batteva di granlunga in quanto a velocità di parola e poi nn mi conosceva neanche ed era cosí socievole, come se fossi sua amica da un'eternità.
Persa nelle mia riflessioni mi ritrovai all'ultimo secondo a vedere che stavo per andare a sbattere contro un ragazzo di spalle, che nel momento in cui si giro si rotrovò me addosso. Quando mi quardò negli occhi vidi che erano di una bellissima sfumatura di marrone molto vicino al nero e tutto il contrario di quello che mi era successo la mattina mi sorrise.
E come se nn fossi stata io a scontrarmi contro di lui mi chiese<< stai bene? Ti sei fatta male? Scusa é che ero distratto e nn mi ero accorto di avere qualcuno dietro di me. Comunque io sono Luca, tu sei quella nuova vero?>>
Ma perché dovrei essere quella nuova, si vede cosí tanto?E poi da dove é uscito questo bel ragazzo, dal galateo?
Io invece sono Matteo>> disse il ragazzo dietro a Luca e poi mi strinsero la mano gentilmente e Luca sfoggiò un'altro di quei suoi sorrisi e mi disse<< comunque Sofia é la mia ragazza e mi ha detto che c'era una ragazza nuova in classe sua e poi sono rappresentante d'istituto.>>
In quel momento arrivò proprio Sofia<< Cavolo Aurora , mi hai fatto parlare da sola in mezzo ad un corridoio pieno di persone ,credevo fossi dietro di me e invece mi giro e nn ci sei!Luca, dovevo saperlo che c'eri di mezzo tu ,ma vi conoscete?>> disse una Sofia piuttosto sorpresa.
<< veramente fino a due minuti fa nn sapevo chi fosse , ma poi mi ci sono scontrata contro e ci siamo presentati, scusa amore se ti ho rubato il tuo nuovo giocattolo >> concluse facendo una linguaccia e gli scoccò un sonoro bacio a stampo in bocca , lasciando Matteo ed io un po' interdetti, sopprattutto io.
In quel momento però la campanella suonò la fine della ricreazione, segno che dovevamo tornare in classe , cosí Sofia mi prese la mano e mi trascinò nella classe successiva urlando a Luca e Matteo<< dite agli altri che dopo in mensa gli presentiamo la nuova arrivata>> detto questo girammo l'angolo perdendo di vista Luca e Matteo e entrammo in classe.