Qual è la tua paura?

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LILITH//POVS

Non riuscivo a credere a quello che avevo appena fatto.

-...Io...S-scusa...-sussurrai infine distaccandomi dall'abbraccio.

Draco disse qualcosa, ma non riuscii a capire perché mi ero incamminata verso il tavolo dei Grifondoro.

Prima di iniziare a mangiare, tutti mi riempirono di complimenti perché nell'ora prima, avevo evocato un patronus.

Sia per tutti i complimenti dei miei compagni, sia per la preoccupazione di aver abbracciato Draco, mi si chiuse lo stomaco.

DRACO//POVS.

Verso il pomeriggio decisi di scrivere una lettera a Lilith, il cui contenuto diceva: "Se per te non è un problema, vorrei che ci incontrassimo al Lago Oscuro alle sei in punto."
                                    Draco

Finita di scriverla la diedi al mio gufo in modo che Lilith la leggesse.

A quel punto, mancavano solo venti minuti alle sei. Decisi così di incominciare già ad incamminarmi.

Poco dopo ritornò il mio gufo con un'altra lettera nel becco.

La presi e non esitai ad aprirla.

" Se è per prendermi ingiro te lo puoi pure scordare. Se invece devi dirmi qualcosa di importante o vuoi solo parlare, allora accetto ben volentieri."
                                   Lilith.

Un sorriso spontaneo comparve sulle mie labbra.

No. Questa volta non volevo sfotterla. Non l'avrei mai più fatto.

LILITH//POVS.

Mancavano cinque minuti alle sei e io ero appena uscita dalla biblioteca.

Corsi il più velocemente possibile, ma arrivai con dieci minuti di ritardo.

Quando vidi Draco il mio viso iniziò a farsi rosso. Ne ero sicura.

-Temevo non saresti più arrivata...- mormorò Draco ridendo quasi in silenzio.

-...Ero in biblioteca a studiare...comunque, cosa devi dirmi?- gli domandai mentre cercavo di regolarizzare il respiro per via della lunga corsa.

-Io...v-volevo dirti che...sì, insomma...cioè, ogni tanto un abbraccio serve, non trovi?- rispose Draco un po' a disagio.

-...Oh...Ahm sì. P-però...ecco io...pensavo che ti saresti arrabbiato. Sai, non ti ho mai visto abbracciare nessuno. Nemmeno tuo padre.- conclusi rivolgendo lo sguardo all'erba bagnata su cui ero seduta.

Draco non parlò. Alzai un po'gli occhi e vidi la tristezza che si faceva spazio nei suoi.

-...Draco, posso farti una domanda?-

Lui annuì.

-Qual è la tua paura.?-

A quella mia domanda lui alzò lo sguardo.

-La...la mia paura dici?...Oh, beh...la mia paura è quella di rimanere senza amici. Senza veri amici.

Ho paura di rimanere "cattivo". Io sono cresciuto nella cattiveria...Insomma, diciamocelo, mio padre non è buono. Lui cerca solo di accontentarmi facendomi prendere la via del male...e ci sono cascato già molte volte. Non so il perché, ma è più forte di me.- disse infine Draco cercando di non piangere.

Ora capivo perché Draco si comportava così:Perché era stato condizionato dalla sua famiglia.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai per la seconda volta. Lui ricambiò l'abbraccio e scoppiò a piangere.

-...Piangi pure. Piangi quanto vuoi Draco. Vedrai che passerà...e poi, ora hai una nuova amica. Un' amica vera.-

Nota autrice.
Zalve a tutti amici babbani, mezzosangue e maghi.:3
ho visto che la storia sta piacendo a molti di voi, e per questo vi ringrazio. *^*
Giuro che un giorno di questi mi faccio trovare a casa vostra con un mazzo di fiori...o...preferite la lettera per Hogwarts.? C:
Non temete, di sicuro sarà quello stupido gufo che porta la posta alla famiglia Weasley...che prima o poi ci consegnerà la lettera. uwu
Anyway, questa storia incomincia a farsi sempre più dolciosa. 8)

P.S. No preoccuparti Ron.
        Amo comunque solo te.
        :3          

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