LILITH//POVS.
Presi il piccolo gufo che mi era atterrato sulla testa e lo misi sul ramo di un albero. Un secondo dopo, notai che, legata alla zampetta, c'era una lettera. Gliela sfilai cautamente e la ficcai nella tasca. Il piccolo esserino, con il suo becco aguzzo, picchiò lievemente sul dorso della mia mano in segno di affetto. Sorrisi a quel gesto e lo grattai dietro il collo. Esso emise un piccolo rumore per poi volare via.
Salii di corsa le scale, accompagnata da Rup, mi sedetti sul letto e iniziai a leggere.
"Ciao Lilith!
Sai, mio padre è riuscito a procurarsi i biglietti per la Coppa del Mondo di Quidditch! Hermione verrà qui da noi una settimana prima...e forse anche Harry, ma dovrà di sicuro convincere la famiglia di babbani. Spero che verrai anche tu da noi!"
Ron.Sorrisi quando finii di leggerla. Mi fiondai giù in cucina e trovai mio padre e mia madre intenti a guardare un programma televisivo.
-Mamma, leggi questa.- Gli diedi la lettera, mi misi davanti a lei a guardarla con impazienza.
-...Bhe...io credo che sia una buona idea.- disse mia madre sorridendomi. Feci i salti di gioia e scrissi immediatamente la lettera con la risposta a Ron.
Le prime due settimane di vacanze passarono...e fu il momento di ospitare quell'oca di mia cugina a casa mia. Tutta la notte non ero riuscita a dormire, perché il sol pensiero di rivederla, mi dava sui nervi.
Erano le tre del pomeriggio e Laura sarebbe arrivata a momenti. Nel frattempo io stavo scrutando il cielo seduta sul davanzale della finestra di camera mia.
-Oh, ciao Laura! Finalmente sei arrivata!. Vieni, entra. Lilith! Tesoro, scendi! E arrivata tua cugina!- urlò mia madre con tono allegro.
Scesi infastidita e nervosa verso l'ingresso. Ed eccola lì. Una ragazza alta e esile. Dai capelli lisci, lunghi e biondi. Dal naso allungato, con degli occhiali quadrati stretti, che lasciavano intravedere i suoi occhietti azzurro chiaro, mi stava guardando sorridendo.
-...Ciao Laura...- dissi inespressiva.
-Ciao guginetta cara! È da tempo che non ci vediamo! Oh, non sai come sono felice! Dai, che aspetti, perché non mi fai vedere la tua nuova cameretta?- Domandò Laura con una voce stridula.
Mi avviai con passo pesante, seguita da lei, verso il piano superiore. Sapevo che da li a poco mi avrebbe riempita di offese...ma ormai mi ci ero abituata.
-Allora, Lilith, l'ultima volta che ti ho vista ti ho strappato alcuni libri...ah, la sai una cosa? Sei proprio cambiata! Prima eri bruttina, ora invece fai paura anche a un mostro!- esclamò lei ridacchiando.
-Oh...però vedo che a te non faccio paura.- ghignai io. Lei rimase sorpresa e indignata allo stesso tempo.
-...Ah, ma quella stecca che vedo sulla scrivania e un legnetto. Meglio se lo butto...però prima lo rompo.- rispose cambiando argomento. Laura non poteva rompere la mia bacchetta. Glielo avrei impedito.
DRACO//POVS.
Ero seduto alla scrivania cercando di trovare le parole adatte per scrivere una lettera a Lilith.
D'un tratto udii lo scricchiolio del pavimento nel corridoio. Qualcuno stava entrando in camera mia. La porta si aprì di colpo e mio padre venne verso di me.
-ANCORA CHE CERCHI DI SCRIVERE UNA LETTERA ALLA SANGUEMARCIO?! ANCORA DEVI CAPIRE CHE LEI È DIVERSA DA NOI!? LEI NON È UNA PUROSANGUE! LEI È FIGLIA DI BABBANI! LEI NON TI MERITA!.- mi prese per il colletto e mi inchiodó al muro in modo furente.
-...LASCIAMI! TU NON PUOI COMANDARMI!- protestai divincolandomi.
-CRUCIO!- Caddi a terra dolorante. Lui mi aveva scagliato una delle tre maledizioni senza perdono. Il mio stomaco venne pervaso da dolorosi strappi. La testa sembrava aprirsi in due e numerosi spasmi invadevano più volte le mie mani.
-...Tu...tu...verrai p-portato ad Azkaban. N-non puoi usare la...la maledizione C-cruciatus su un minorenne.- dissi con quella poca voce che mi rimase. Poi il buio si impossessò dei miei occhi.
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Forever.♥
RandomTutti gli studenti di Hogwarts considerano Draco Malfoy "malvagio". Lilith, al contrario degli altri, riesce a vedere Draco per quello che è realmente...Ovvero un ragazzo che è dovuto diventare per forza "cattivo", ma che in realtà non è così. Lei...