Minaccia.

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LILITH//POVS.

Per fortuna arrivò Madama Chips. Se non fosse stato per lei, mi sarei di sicuro beccata uno schiaffo dal Signor Malfoy.

-Su su, forza, Draco deve riposare! Andate via! Tutti e due.!- urlò Madame Chips.

Tentai di oppormi, ma la signora grassottella ci buttò fuori entrambi.

Non vedevo Draco da una settimana. Le sue condizioni erano peggiorate dal giorno in cui ebbe la lite con suo padre.

Passavo i giorni fuori dall' infermeria sperando che Draco stesse un po' meglio.

Draco,ormai, non veniva più a scuola da un mese. Era costretto a stare a letto. E tutto per colpa di suo padre.

Un giorno, ero sola nella Sala Comune dei Grifondoro mentre tutti erano giù a mangiare. Non avevo voglia di mangiare. Non avevo voglia di studiare. Non avevo voglia di leggere. Non avevo voglia di fare niente.

Poi, all'improvviso la porta si spalancò. Mi alzai da terra e vidi un uomo dai capelli lunghi, lisci e biondi entrare nella stanza. Era Lucius Malfoy.

Venne verso di me avanzando velocemente e in un nanosecondo mi ritrovai sollevata da dieci centimetri dal pavimento. Il signor Malfoy mi aveva presa per il colletto della divisa.

-Senti un po'piccola insolente mezzosangue, non provare mai più ad avvicinarti a mio figlio o giuro che mi invento qualcosa per farti espellere da questa scuola.- sussurrò a denti stretti per poi puntarmi la bacchetta sotto il mento.

-...M-mi lasci la prego...n-non riesco a respirare.- dissi fievolmente.

Lui sembrò non accorgersi delle mie parole, anzi, continuò a parlare.

-...Inoltre, informerò il professor Piton di tenerti d'occhio. Guai a te se mi riferisce che...- il Signor Malfoy non finì di parlare perché qualcuno lo prese per il mantello.

-Non credo che io debba dirgli cosa fa o non fa suo figlio ad Hogwarts. Io credo che glielo debba riferire solo se combini qualche guaio...Ma...se suo figlio ha una amica che fa parte di una casa diversa...non credo proprio che sia un reato.- commentò il Professor Piton.

-Riguardo a lei signorina Smith, vada pure in infermeria.- concluse Piton rivolgendosi a me.

Non me lo feci ripetere due volte e, con le gambe ancora tremanti per lo spavento, scesi le scale di corsa.

Entrai in infermeria e, con mia grande sorpresa, c'era solo Draco. Mi avvicinai al suo letto con passo lento, attenta a non fare il minimo rumore. Mi sedetti al bordo del letto e poggiai la mia mano su quella di Draco.

Aveva la pelle molto più bianca del solito. Sotto gli occhi si facevano spazio grandi occhiaie violacee.

Stavo per aprire bocca, ma Piton mi interruppe.

-Lilith, sta pure quanto vuoi. Parlerò io con l'infermiera.- e dopo aver parlato andò subito via.

-Sai Draco, in questo mese che non sei venuto a lezione, sono successe tante cose. Ron, ad esempio, ha fatto scoppiare l'intera aula del professor Piton mentre preparava una pozione. I gemelli Weasley, invece, hanno fatto esplodere dei fuochi artificiali nel corridoio e...-

-S-sono davvero d-divertenti i Weasley...- sussurrò all'improvviso Draco sorridendo.

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