34.Motivo

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"3!2!1!"
Tutta la stanza urla,piena di sorrisi e di soddisfazioni riguardanti missioni difficili felicemente risolte.
Charles apre lo spumante e applaudiamo per essere riuscito ad arrivare secondo.
"Scusatemi,interrompo un attimo questo bellissimo momento per renderlo ancora più bello"si scusa il monegasco confondendo tutta la sala,compresa me.
Adesso cosa ha intenzione di fare?
"Ringrazio tutti quanti per aver apprezzato il mio talento in questo Gran Premio,nei precedenti e successivi,ma ci tenevo a ringraziare soprattutto la persona che, grazie alla sua strategia, è riuscito a farmi arrivare e soddisfare il secondo posto sul podio"
Non passa nemmeno mezzo secondo che tutte le persone presenti in questa stanza puntano gli occhi verso di me.
Dai,forse non starà parlando di me...Magari non piaccio per il vestito che ho messo?O Charles sta seriamente pronunciando il mio nome?

"Facciamo un grandissimo applauso a Beatrice!"
Da capo,tutto il locale viene intasato da 100 mani e passa che applaudono.
Leclerc fa' cenno di avvicinarsi a lui e mi porge due baci sulla guancia e viceversa.
"Niente giustificazioni,sai già cosa devi dire"mi sussurra all'orecchio prima di allontanarsi da me.
"Io davvero,non so cosa dire..."la mia voce tremolante e nervosa rimbomba tramite il microfono.
"Charles si merita questo posto e anche di più,e sarò sempre pronta ad aiutarlo.

Soprattutto ringrazio ancora un'altra volta di far parte di questo meraviglioso Team,che mi è tutt'ora difficile realizzare.Grazie mille a tutti"lascio velocemente il palco e prendo il primo bicchiere di champagne che viene servito e lo butto giù tutto d'un sorso.

"Vacci piano niña,non sei tipa che regge queste cose"mi ferma lo spagnolo vedendomi abbastanza nervosa.

"Ho fatto una figura di merda" dico mettendomi una mano sulla fronte.
"Insomma, ho detto due paroline e me ne sono scappata come una pecora inseguita da un lupo!"continuo mandando giù un'altro bicchiere pieno di alcol.
"Bea è normale, stai tranquilla.Gli altri avranno sicuramente capito quello che volevi dire."
Rido amaramente e poi chiedo a Carlos di lasciare da parte quest'episodio, che spero se ne vada fuori dalla mia festa il prima possibile.
"Hey..." una mano si posa dolcemente sulla mia spalla nuda.
"Hey Charles"esclamo girandomi verso il sottoscritto.
"Vieni un attimo con me?Riguarda sempre sulle famose strategie" chiede e annuisco, capendo già il suo piano.
Salutiamo Carlos che fa ad entrambi un occhiolino e il pilota mi porta nei corridoi della sala.
"Stai tranquilla, non hai detto niente di brutto o che poteva essere frainteso.Eri solamente in ansia ed è normale, sei ancora giovane e nuova in questo mondo" mi rassicura mentre posa la sua mano sulla mia guancia.
"Lo spero tanto..."dico non molto entusiasta.
"Fidati, sei stata brava...Dovevi vedere i miei primi discorsi, mi facevo prendere sempre dall'ansia e non riuscivo a gestirla,o piangevo o ridevo!"dice facendomi scoppiare a ridere.
Nel frattempo rischio di cadere e subito il monegasco mi prende in tempo.
"Esattamente quanti bicchiere di champagne ti sei bevuta?" dice ironicamente.
"Non molti...però prima del discorso avevo bevuto forse 3 di spumante e dopo 2?"dico gesticolando.
"Abbiamo capito,ti riporto nella tua stanza".
Senza farmi rispondere mi prende in braccio e mi porta fino alla mia stanza.
"Ma dovevo complimentarmi anche con gli altri piloti che sono arrivati sul podio!"mi ricordo appena arriviamo a destinazione.
"Ti complimenti con loro la prossima volta,passami le chiavi"risponde il numero 16.
Sbuffo e gli passo l'oggetto desiderato.
Appena entriamo, ancora appoggiata su Charles, noto di aver lasciato qualche roba sul letto e sulle poltrone.
Finalmente appoggio il mio corpo sul materasso.
Sfilo i tacchi e nel frattempo lui mi guarda con un sorriso da ebete.
"Ho i capelli disordinati?Sto male?Ho il trucco-"
senza farmi continuare le mie infinite paranoie posa le sue labbra sulle mie.
"Sei perfetta Bea, non serve che credi a queste inutili paranoie" dice dopo esserci baciati.
"Non sono mai stata molto sicura del mio fisico Charles, e oggi non so come sono riuscita a mettere questo vestito" gli confesso mentre gesticolo con le mani.
"Beatrice, guardami".
Alzo lo sguardo e noto i suoi occhi chiari che provano a spogliarmi, a confessare cosa mi spaventa.

"A cosa sono dovute queste paranoie?"

Beccata.

Non posso confessare cosa mi è accaduto, non ora.

"A niente Charles, dico davvero, non sono mai riuscita a guardarmi senza dire qualche pensiero negativo..."gli dico sperando che non aggiunga altro.
Mi sposta una ciocca dietro l'orecchio.
"Peccato che hai fatto impazzire molte persone da quando sei arrivata, compreso me"dice un po' infastidito.
Rimango incredula alle sue parole.
"Nel senso caratteriale, vero?"chiedo un po' ansiosa.
"Anche".
Rido alle sue parole.
"E chi sarebbero queste persone?"gli domando mentre mi sdraio, facendogli cenno di mettersi accanto a me.
Lui accetta la mia proposta e risponde:
"A qualche giovincello di un'altro team, che penso tu abbia già capito, e ad alcuni ragazzi che si allenano alla Sede".
Al giovincello di un'altro team penso si riferisca a Lando, così gli domando un'altra volta:
"Ti stai riferendo a Lando?"
Lui annuisce guardando una zona della stanza.
"Un giorno mi chiese di uscire, andammo in un locale dove mi portava spesso, eravamo amici, in buoni rapporti, lo consideravo come una spalla destra.
Poi però mi portò a casa e provò a baciarmi, ma d'istinto mi fermai, e anche lui stesso capì il perché di quel mio gesto..."
Riprende a guardarmi.
"E quale sarebbe il motivo per questo gesto improvviso?" chiede.
"Lui mi disse che in mente provavo ancora dei sentimenti per una persona,e pronunciò il tuo nome, che sentivo solo a lavoro.
Gli dissi che non era vero, che il motivo non era quello, e invece lo era, perché sapevo che infondo una parte di te era rimasta in me, anche se non ci conoscevamo abbastanza, ma da quel bacio,tu mi hai fatto scatenare mille sensazioni contemporaneamente.
Con un solo bacio mi hai fatta sentire protetta, al sicuro, solo per un secondo, ma sentivo qualcosa che non ho mai provato in questi anni" confesso sospirando.
"Il motivo ero io?"domanda guardandomi intensamente.
"Si Charles".
Sorride e rinizia a baciarmi.
Sento il suo battito che accelera sempre di più.
La sua mano affonda sulla mia coscia mezza scoperta.
Io tocco i suoi capelli, il suo viso, mentre cerco di trattenermi, mentre i miei ormoni chiedono pietà.
"Dio quanto ti voglio"sussurra mentre passa a baciarmi il collo.
Poso la mia mano sulla sua spalla.
Va sempre più giù, fino ad arrivare al seno coperto dagli indumenti.
Sfiora quest'ultimo, ma appena compie quel gesto mille ricordi sbocciano nella mia mente.
"Charles"esclamo il suo nome.
Alza il suo sguardo e si allontana da quella zona del mio corpo.
Penso di averlo spaventato, così mi avvicino al suo viso e riprendo a baciarlo.
Invertiamo le posizioni;Io sono sopra di lui.
Faccio le stesse identiche cose che ha fatto lui con me e decidiamo di fermarci mentre riprendiamo a respirare.
"Dio mio cosa mi fai" sospira mettendosi le mani sulla faccia.
Io ridacchio e gli lascio un'altro bacio a stampo.
"Solo che adesso non so come farò a uscire da qui".
Lo guardo confusa, ma poi capisco il perché.
Guardo il suo amichetto che era pronto a farmi divertire, o meglio, a farci divertire.
"Sarà per la prossima volta"dico mentre scoppio a ridere.
"Fammi andare, altrimenti non riesco a trattenermi"si alza e si avvicina alla porta dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte.
"Addirittura?"lo seguo mentre cammina.
Annuisce e io divertita lo bacio un'altra volta.
"Basta piccola peste altrimenti mi farai uscire matto!"esclama e per l'ultima volta è lui a baciarmi.
"Buonanotte Beauté".

Vitesse//C.L16Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora