30.Lietta e Cardo

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Sono tornata a casa,Charles si trova a Monaco per passare un po' di tempo con la sua famiglia ed io con la mia.
Oggi stavo pensando di andare a trovare i miei nonni paterni,Lietta e Cardo.
In verità i loro nomi completi sono Giulietta e Riccardo,ma da piccola gli ho sempre chiamati così.
Aggiusto la mia treccia,infilo le mie converse e vado a visitare i miei nonni.

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"TryTry,tesoro della nonna!" apre
la porta mia nonna con un sorriso stampato sulla faccia.
"Nonna Lietta!Come stai?"le chiedo mentre l'abbraccio.
"Benissimo visto che adesso ci sei tu.Ho fatto le fritole,ne vuoi un po'?"mi chiede e dato che stamattina non ho fatto colazione annuisco e corro subito in cucina,non metto piede in questa casa da 10 mesi a causa del lavoro e dell'università,ma ricordo ancora i luoghi.
Nel frattempo,trovo nonno Cardo addormentato sulla poltrona.
Mia nonna mi guarda e capisce cosa voglio fare.
"Vecio svegliati!Ora di mangiare!"grida Lietta e io scoppio a ridere.
"Oddio mio Lietta,ma è un sogno?"urla mio nonno appena si sveglia e trova la mia figura davanti.
"Signor Tègneme!Sta TryTry salutala!".
Nonno Cardo senza pensarci mi abbraccia e mi riempie di baci.
"Bambina mia,come stai?","Benissimo nonno Cardo"dico sorridendo.
"Spostiamoci nel giardino che fa caldo,Ricca' prendi i dolcetti che le offriamo alla momola"

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"Allora,come sta andando il lavoro?Ho saputo che finalmente sei ingegnera meccanica nella Scuderia Ferrari"chiede nonna Lietta.
Lei non è una grande appassionata di Formula1 quindi non sa un bel niente,sa solo le gare clandestine grazie a mio nonno che alla mia età si dedicava a guidare auto prese dagli scarichi e in seguito modificarle nella sua officina,dove attualmente lavorano mio padre e i miei zii.
Infatti la loro storia è nata proprio grazie ai motori e alle auto;
Mia nonna e mio nonno si sono conosciuti durante una gara tra lui e uno dei più grandi "boss" di gare clandestine,un po' come Dominic Toretto e Brian O'Connor.
Mia nonna andò lì costretta dalle sue amiche,dato che il nemico di mio nonno era il fidanzato di Nana,la sua migliore amica.
Da quel giorno è scattata la scintilla e adesso vivono felicemente insieme,inoltre Cardo ed il "Boss" adesso giocano a Scopa insieme mentre mia nonna e Nana si divertono a sorseggiare il loro caffè delle 12 e a cucire.
"Mi trovo davvero bene,mi ricordo che quando feci la lettera pensavo sicuramente non mi prenderanno,però dopo circa 3 mesi mi hanno risposto,quindi si,adesso sono una vera ingegnera meccanica"affermo sorridendo.
"Sono così felice tesoro,sei il dono più bello che tuo padre e tua madre
ci hanno regalato"dice mio nonno andando a sussurrare la parola "madre" sapendo della situazione che è accaduta negli scorsi mesi.
"E dimmi un po',il fidanzatino l'hai trovato?".
Ci risiamo.
"Oddio Lietta,se dovete parlare di queste cose io me ne vado!"esclama mio nonno facendo l'esatta azione che ha detto tornandosene in cucina.
Anch'io l'avrei fatto nonno,il problema è che la protagonista qui sono io.
"Ancora niente nonna,lo sai come sono i maschi"lei alza gli occhi al cielo e prega a Dio per farmi trovare la cosiddetta anima gemella.
"Ho fatto amicizia con moli piloti delle altre scuderie e diciamo che con uno la situazione si è leggermente aumentata,ma niente di che, è stato solo uno sbaglio,ora siamo amici".
"Oh santa Maria,avete fatto l'amore?"chiede mia nonna mettendosi la mano sulla fronte.
"Nonono,solo un piccolo bacio.
Subito dopo abbiamo litigato,e diciamo che io ci sono rimasta male,per qualche settimana non ci siamo parlati ma poi lui ha fatto il primo passo e dopo una litigata nella sua motorhome mi ha chiesto di rimanere amici."
Lei mi guarda male,continuando a tenersi con il braccio.
"Lo so cosa vuoi dire"dico facendo un ghigno.
"I mona sii riconosse dal fatto che i dovarìa tàser coi parla e che i dovarìa parlar coi tase."

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