James, ad essere sinceri, non sapeva cosa aspettarsi. Esitò un secondo davanti alla porta dell'aula magna. Pandora il venerdì precedente gli aveva dato appuntamento lì dopo le lezioni, ma James non sapeva se sarebbe stata una prova con altri attori oppure un colloquio solo tra lui e Pandora. Quando quella mattina aveva chiesto a Lily se quel pomeriggio sarebbe stata in aula magna con Pandora lei aveva semplicemente detto di no. James dedusse dunque che non avrebbe recitato con Giulietta. Prese un respiro profondo ed entrò.
Pandora stava mangiando un enorme panino al salame seduta sul palco, era da sola. Quando lo vide i suoi occhi azzurri si illuminarono:
"Oh, James caro. Vieni, entra pure."
"Buongiorno."
Rispose teso James mentre si incamminava attraverso le poltroncine dell'aula. L'aula magna era una brutta copia di un teatro e allo stesso tempo un'aula conferenze, non c'erano riflettori, solo un misero sipario polveroso su un piccolo palco e poltroncine di legno duro, piene di incisioni e con gomme da masticare incollate sotto. A James non dispiaceva come luogo, era vissuto e pieno di storie, in più le incisioni sulle sedie gli offrivano un simpatico intrattenimento durante le conferenze più noiose.
"Hai già mandato a memoria una parte del copione?"
"Sono arrivato al terzo atto."
Rispose James dondolandosi sui talloni, aveva speso tutta la giornata precedente, nonostante la sbornia della sera prima, e tutto il sabato prima della festa a studiare 'Romeo and Juliet'.
"Oh, meraviglioso."
Pandora prese un grosso morso al panino e gli fece cenno di andare a sedersi accanto lì accanto. James mollò il suo zaino sul pavimento e balzò sul palco accanto a Pandora con il copione in mano.
"Hai già recitato vero?"
Domandò lei con uno sguardo luminoso negli occhi. James annuì:
"Ho fatto una pubblicità quando avevo dieci anni e fino all'anno scorso ho fatto parte della compagnia teatrale del Teatro Nuovo."
"Perché hai mollato?"
James dondolò le gambe nel vuoto.
"Conflitto di idee. Io, come mia madre, ho un'idea un po' particolare della recitazione."
"Ovvero?"
"È difficile da spiegare, ma... Secondo Silente, l'insegnante di teatro con cui ho lavorato gli anni scorsi, l'attore deve essere bravo a mentire. Io non sono mai stato d'accordo perché per me recitare significa raccontare al meglio la verità."
Pandora fece un sorriso furbo:
"La verità, eh? Credo che la nostra Giulietta ti adorerà."
James fece un sorriso triste. Lily lo odiava.
"Non credo, non..."
"Vi conoscete già?"
"Sì, sono innamorato di lei da anni."
Confessò James un po' affranto. Pandora aggrottò le sopracciglia, stava per dire qualcosa quando la porta in fondo all'aula magna si aprì ed entrò Regulus. Il cuore di James fece una capriola. Salutò allegro nella sua direzione:
"Ehi, Reg. Che ci fai qui?"
Regulus si fermò in mezzo al corridoio tra le poltroncine, pareva confuso.
"Cosa ci fai tu qui?"
Sbottò a sua volta e James non trovò giusto che rispondesse ad una domanda con un'altra domanda. Pandora accanto a James non disse niente, quindi James immaginò che toccasse a lui rispondere a Regulus.
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My Romeo to your Juliet || Marauders Era
FanfictionVerona 1978. Pandora, una giovane e famosa regista, vuole mettere in scena Romeo e Giulietta nella città in cui la tragedia è stata scritta. E ci prova con l'aiuto di Remus, Sirius, James, Regulus e tutti gli altri ragazzi. L'arte spesso, però, non...