James si svegliò con un sussulto. Regulus stava affondando i denti nel suo polso mentre dormiva beato. James lo osservò con gli occhi spalancati, poi, grazie alla luce che filtrava oltre le persiane chiuse, notò tanti piccoli segni di morso lungo tutto il suo braccio.
Cazzo, Sirius aveva ragione.
Regulus mordeva mentre dormiva. James liberò piano dalla bocca di Regulus il suo polso, Regulus sussultò e senza svegliarsi gli prese la mano e gli morse il palmo, poi cominciò a masticargli piano il pollice. James dovette sprofondare il viso nel cuscino per non scoppiare a ridere.
La sera prima si erano addormentati il più distante possibile l'uno dall'altro. James schiacciato contro il muro e Regulus sul bordo del letto opposto, schiena contro schiena. Ora erano rivolti uno verso l'altro. Le gambe di Regulus sfioravano quelle di James sotto le coperte. Era piacevole. Davvero piacevole. Prima di conoscere Regulus, James immaginava di potersi svegliare accanto a Lily, di godere del suo volto assonnato e dei suoi capelli spettinati. Non c'era più Lily nella sua fantasia, ma c'era Regulus. Regulus che la sera prima era diventato incredibilmente dolce a causa dell'alcol. Regulus che non voleva dormire con lui, ma si era sacrificato per suo fratello. Regulus che mordeva le cose mentre dormiva. James non osò muoversi, non voleva svegliarlo per nessuna ragione al mondo. Lo osservò in silenzio completamente incantato dalla sua vista. Il suo viso era rilassato, era una visione quasi angelica. Lo sguardo di James si spostò sul suo collo e poi un po' più in basso, dove la larga maglietta del pigiama gli era scivolata dalla spalla rivelando un tratto di pelle nuda. E lì, dove James si aspettava ci fosse solamente pelle chiara e qualche lentiggine, poco sotto la clavicola, faceva capolino dall'orlo della maglietta un livido violaceo. James aggrottò le sopracciglia: era uno strano posto per farsi male. E James sapeva troppe cose riguardo alla famiglia di Regulus e Sirius per pensare che quel livido fosse stato causato da un incidente. Con mani tremanti abbassò ancora un po' il colletto della maglia del pigiama di Regulus e sbirciò la sua pelle chiara. Il livido proseguiva verso il centro del suo petto come se Regulus avesse sbattuto contro un palo o... Fosse stato picchiato con un bastone o qualcosa di simile. Dio, James pregò che non fosse successo niente del genere. Timidamente lasciò andare il colletto della maglia si raddrizzò. I suoi occhi incontrarono quelli di Regulus, si immobilizzò. Regulus era sveglio. Regulus lo aveva visto mentre sbirciava il suo petto. Dannazione. James mosse le gambe agitato sotto le lenzuola, mentre gli occhi grigi e assonnati di Regulus non si staccavano dai suoi.
"Potffher."
Provò a dire Regulus, ma aveva ancora tra i denti il pollice di James. Lo sputò come se fosse una cosa disgustosa e si asciugò la bocca.
"Potter, che cazzo stavi facendo?"
"Ehm." James guardò Regulus agitato, non era mai stato bravo a mentire ed era troppo presto per inventarsi una scusa decente.
"Hai un livido."
Si ritrovò stupidamente a commentare. Regulus gli rivolse uno sguardo gelido poi sprofondò il viso nel cuscino di James con un gemito.
"È troppo presto per questo, cazzo."
"Sono le nove e mezzo."
"Parliamone dopo le dieci."
"Va bene."
James si ripromise di restare in silenzio fino alle dieci. Ovviamente non ci riuscì, dopo meno di trenta secondi aprì la bocca di nuovo.
"Reg?"
"Oh no."
Frignò Regulus come un bambino e si premette le mani sulle orecchie.
"È stata tua madre?"
"Hm."
"È un sì?"
"Hm."
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My Romeo to your Juliet || Marauders Era
FanfictionVerona 1978. Pandora, una giovane e famosa regista, vuole mettere in scena Romeo e Giulietta nella città in cui la tragedia è stata scritta. E ci prova con l'aiuto di Remus, Sirius, James, Regulus e tutti gli altri ragazzi. L'arte spesso, però, non...