10 - Ovviamente un'allegra e felice festa

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"Oh, Reggie. E quel gemito... Non ce la posso fare."

Sirius si buttò drammaticamente sul proprio letto dove Regulus era comodamente seduto con un libro in grembo, Regulus si scansò appena in tempo per non essere schiacciato e gli tirò un calcio in faccia.

"Sirius." Sospirò Regulus con esasperazione. "È da mercoledì che non parli di altro, datti un contegno."

"Ma è così bello e poi... Ha detto che vuole spogliarmi."

"Lo so, cazzo, lo so! Me lo hai detto almeno cento volte."

"E potrei dirtelo almeno altre cento."

"No! Ti ammazzo."

Regulus balzò in piedi e lasciò cadere il suo libro sulla nuca di Sirius. Sirius mugugnò di dolore, suo fratello era sempre così violento con lui.

"James!" Regulus chiamò a voce alta. "Sto per ammazzare Sirius, hai dieci secondi per venire e impedirmelo."

Tre secondi dopo la porta della camera di Sirius si spalancò e James e entrò con addosso solo un paio di boxer. Sirius rotolò sul suo letto e guardò James.

"Jaaaames. Regulus vuole uccidermi."

"Sirius non la smette di parlare."

"Regulus dovrebbe aiutarmi a scegliere i vestiti ma sta leggendo."

"Sirius non sta nemmeno provando a scegliere dei vestiti per la festa."

James guardò entrambi con gli occhi spalancati, poi si voltò verso Sirius:

"Gli altri saranno qui tra poco, datti una mossa."

Sirius lo guardò tradito, per qualche ragione James prendeva sempre la parte di Regulus e Sirius era terribilmente geloso per questo.

"Anche tu, sei in mutande."

Biascicò Sirius alzandosi dal letto. James abbassò lo sguardo su di sé e arrossì improvvisamente. Regulus distolse immediatamente lo sguardo con le guance rosse e nella stanza calò un silenzio imbarazzato. Sirius osservò suo fratello e il suo migliore amico imbronciato. Quei due lo trattavano come un stupido, purtroppo conosceva entrambi meglio di quanto conoscesse sé stesso ed era assolutamente evidente che Regulus avesse una cotta per James e James avesse una cotta per Regulus. E quei due esseri inutili per qualche motivo continuavano a struggersi nel loro amore senza fare niente. Che idioti. Sirius fece schioccare la lingua, balzò in piedi e spinse James fuori dalla stanza.

Non sarebbe stato lui a far mettere insieme suo fratello e il suo migliore amico. Il solo pensiero di loro due assieme gli metteva i brividi. Non voleva perderli entrambi in un colpo solo.

Sirius sbattè la porta e si voltò verso Regulus, in piedi in mezzo alla sua stanza, con le orecchie colorate di rosso.

"Bene, come mi vesto? Devo essere assolutamente uno schianto per il mio Moony."

Regulus sospirò e aprì l'armadio di Sirius. Sirius si sedette sul proprio letto e si sfilò la maglietta. Era sabato, finalmente. Regulus era arrivato due ore prima della festa a casa dei Potter, sotto invito di Sirius e insistenza di James, per aiutare a preparare. Sirius era contento di poter riavere indietro il suo fratellino dopo tre mesi di pura tensione, sensi di colpa per averlo abbandonato e rabbia per ciò che Regulus gli aveva detto la sera del tre novembre.

"Tieni."

Regulus gli porse una canotta dei The Clash, dei pantaloni neri e stretti a vita alta e una giacca nera di jeans.

"È banale."

Regulus arricciò le labbra e gli lanciò addosso i vestiti.

"Prima di tutto non è banale, il segreto sta nel modo in cui la indossi. In più a Remus piacciono i The Clash, credo, e soprattutto gli piaci tu."

My Romeo to your Juliet || Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora