Balance

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Raccontare per filo e per segno il rapporto che ho con Spiderman non è esattamente una passeggiata, specialmente se si tratta di una curiosona come Jennifer.

Sono partita dal nostro primo incontro. Da quel merdoso vicolo in cui abbiamo affrontato un paio di Cani da guardia, che è più una sottomarca dell'Occhio pubblico... Comunque, ho poi terminato con l'appuntamento nelle fondamenta dell'edificio in disuso, che è un altro luogo altrettanto schifoso.

La mia amica è sbalordita. Quando ho accennato alla questione dei feromoni, poi... È schizzata sul posto dall'euforia, rischiando pure di svegliare i bimbi addormentati nella stanza accanto.

"Cioè, mi stai forse dicendo che ti sei fatta Spiderman?!" Esclama con gli occhi spalancati.

"Ma no!" Ribatto facendole cenno di abbassare la voce. "Certo che no!" Ma poi rifletto sugli ultimi avvenimenti e, in effetti, non è che il mio ultimo colloquio col ragno sia stato propriamente casto al cento per cento. "Insomma... C-C'è stata solo qualche strusciatina, ecco..." Ammetto col volto in fiamme e lo sguardo fermo sul bicchiere che continuo a torturare con la spugna.

"Oh. Mio. Dio!" La mia coetanea è al settimo cielo. "E com'è?!" Chiede adulante appiccicandosi al mio braccio.

"Che diavolo vuol dire 'com'è'?!" Controbatto allibita. So fin troppo bene ciò che vuole sapere con quel quesito, ma voglio ugualmente sorvolarlo, anche a costo di fare la figura della tonta. "È come dev'essere!" Cerco di liquidarla restando sul vago, ma lei mi strattona l'avambraccio mugolando versetti spazientiti.

"Ma io voglio sapere com'è andata, Candra!" E mi strattona più energicamente facendomi scivolare il bicchiere bagnato, appena pulito, di nuovo nell'acqua coi piatti sporchi. "Stiamo parlando di Spider-super-culo-man! Non puoi sperare di tagliarmi fuori da questa storia senza darmi neanche un dettaglio in più!"

Malgrado la sua insistenza, la mia attenzione è ancora fissa sull'acqua increspata dalla caduta dell'oggetto che avevo appena finito di strofinare con dedizione.

"Lo lascerò alla tua immaginazione..." Sospiro sconsolata e recupero il bicchiere per ricominciare da capo. "Se ci tieni così tanto a sbavare dietro al suo culo, basta dirmelo e la prossima volta che vedrò Spider- super-idiota-man ti porterò con me."

"No, no!" Ridacchia lei staccandosi dal mio braccio con distrazione, facendomi cadere quel fottuto bicchiere nel secchiaio ancora una volta. "Io sono una mamma adesso! Gli uomini li ammiro solo da distante per il momento, lui è tutto tuo!" E torna a sedersi sulla sedia, che trascina sul pavimento per avvicinarsi al piano cucina dove io sto fumando dalla frustrazione.

Credo che quel bicchiere lo laverò quando Fer sarà andata a dormire.

Agguanto un paio di forchette e insapono quelle.

"Perché non ci provi tu?" La rossa alza le ginocchia al petto e raccoglie le gambe tra le braccia.

"A fare cosa?" Domando sovrappensiero.

"Secondo te?" Fa del sarcasmo inarcando un sopracciglio. "Se vi piacete a vicenda perché non-"

"Non ci piacciamo, Fer." La interrompo abbandonando in malo modo le posate nella parte di secchiaio senz'acqua, provocando il tipico e fastidioso rumore del metallo che sbatte. "Ti ho spiegato che sono i feromoni a scatenare quell'impulso biologico, i nostri cervelli vogliono solo portare avanti la speci-"

"Sì, sì, ho capito!" Mi interrompe a sua volta agitando la mano a mezz'aria. "Non ci capisco niente quando inizi a parlare delle tue ossessioni scientifiche!"

La sua reazione basta a zittirmi e torno a concentrarmi sugli ultimi piatti da risciacquare.

...Non sono ossessionata!

Hogar  || Miguel O'HaraxOC ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora