Regret

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Miguel's pov


Ultimamente faccio sempre più fatica a dormire. Impiego diverse ore ad addormentarmi e quando suona la sveglia mi sembra di non aver riposato per nulla.

Nelle ultime settimane ho adottato un metodo alquanto bizzarro per combattere l'insonnia e si dia il caso funzioni a meraviglia. In parole povere, consiste nel prendere il mio costume, scendere nel Downtown e iniziare la caccia ai malviventi.

Purtroppo questi individui (o come li chiamo io, i "Pretesti con le gambe") sono quasi sempre armati e non finiscono mai... Però almeno ho un passatempo produttivo che occupa le ore di veglia in eccesso.

È nato tutto da un'illuminazione, per così dire, ma a essere sincero non so se definirla gradevole o terrificante. In principio ho pensato che venire in questa città sotterranea potesse risolvere buona parte dei miei problemi col sonno, tuttavia comincio a credere che mi faccia l'effetto opposto per il medesimo motivo.

Temo sia la semplice esistenza di questo luogo a non farmi chiudere occhio... Questo luogo imperversato da male e corruzione... E dalla donna che lo protegge, giorno e notte.

È da quando l'ho accompagnata a casa nei panni del pirata ubriaco che non vedo e non sento Makura. Ho valutato più volte l'idea di chiamarla o mandarle un messaggio, anche solo per sapere se si è ripresa dai postumi o se... Boh? Non so nemmeno io perché dovrei telefonarle. In realtà non ho niente di speciale da dirle, ma... Mi andrebbe.

Inoltre, ormai riesco a capire quando mi evita di proposito. E questa è proprio una di quelle occasioni.

L'ipotesi più logica è che si vergogni di essersi mostrata in quelle condizioni o si imbarazzi all'idea di avermi... Insomma... Sedotto? Ecco, sì. Mettiamola giù così.

È naturale, anche io mi sentirei a disagio, ma... Non ci si può ignorare per sempre, giusto?

...Giusto?


Ispeziono questa città avvolta dalle prime tenebre della sera. Il buio cala prematuramente in questi sotterranei e la stagione invernale non aiuta per niente. Sulle strade ci sono ancora grandi ammassi di neve accatastata, per la maggior parte sporca. Quella alta e fresca invece sommerge i confini dei marciapiedi e i tetti delle case più alte.

Ed ecco che arriva il mio primo passatempo notturno.

Sono tre giovani ragazze che, ignoro il come, sono entrate in possesso di armi da fuoco piuttosto pericolose. Deduco si siano servite delle carte di credito dei genitori per acquistarle, dato che quelle tre non superano la maggiore età.

Stanno andando in giro a minacciare poveri passanti solo per... Non so bene per cosa. Sentirsi superiori sfruttando la paura dei loro bersagli?

Non lo so e non mi interessa.

Le metto al tappeto e me la svigno alla ricerca del passatempo successivo.

È stato troppo facile. Troppo rapido.

Non che io desideri un aumento del tasso di criminalità, sempre che sia possibile in queste zone, ma sono ancora troppo sveglio e annoiato per tornarmene a casa a dormire.

Mi siedo sul cornicione di uno dei palazzi in costruzione in periferia e dondolo le gambe dalla trave metallica. Osservo da lontano il punto in cui so che, se mi avvicinassi di qualche chilometro, vedrei sorgere la piccola casetta in cui Candra e la sua amica gestiscono l'orfanotrofio.

Resistere alla tentazione di andare a sbirciare più da vicino è complicato, ma non voglio essere invadente e tantomeno immischiarmi nella loro vita privata. Aspetterò che sia lei a farsi viva di nuovo, così che si possa schiarire le idee che l'affliggono senza che io la disturbi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05 ⏰

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