chapter twenty

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Apriamo la porta e osserviamo la nostra suite.

È gigante per essere una semplice camera d'hotel.

Più a sinistra c'è il nostro letto con sotto un tappeto e una finestra che porta al balcone.

Più a destra uno specchio grande quanto la porta e il bagno,che aveva una doccia al dir poco fantastica.

"Wow sembra la stanza di un nobile che una camera d'hotel" commento esterrefatta.

"Il nostro equipe cerca sempre di scegliere hotel di qualità,è grazie a loro se abbiamo le camere migliori di qualsiasi hotel".

Inizio a sistemare il materiale che ho portato e anche alcuni dei miei indumenti dentro l'armadio.

Anche Bill nel frattempo sistema le sue cose,e la mia attenzione si sposta su un quaderno rosso.

Curiosa lo prendo e vedo nell'etichetta la scritta <<Composition book>>,e deduco che sia il quaderno dove Bill appunta e scrive i testi delle canzoni.

"Perchè hai il mio quaderno in mano?" si gira nel frattempo.

"Non l'ho mai sfogliato fammi vedere"

"Very ridammelo su" tende la mano ma faccio di no con la testa.

"Ti vengo a prendere se non me lo dai"
prendo queste parole come segno di sfida.

"Prendimi,ma sappi che 1 non ci riuscirai,2 non te lo ridarò mai" inizio a scappare mentre Bill mi rincorre all'impazzata per tutta la camera.

Io nel frattempo ridevo a crepapelle e cercavo di leggere qualcosa,ma difficilmente.

Un attimo di distrazione e casco sopra il letto,con Bill sopra di me che mi blocca i polsi.

Rimango sospesa in aria nel mentre Bill estrae dalla mia mano il quaderno,rimanendo a pochi centimetri di distanza.

Perché ho una voglia così matta di baciarlo in questo momento?

"Ti ho presa,stellina".

Manca così poco per baciarci,ma veniamo interrotti da una chiamata dal mio cellulare.

Sarà Daniel.

Bill scende così che io possa prendere il telefono e rispondere.

"Amore mio sei arrivata? Tutto bene?"

"Ciao amore,si sono arrivata tutto bene te? Come sono andati gli allenamenti?".

Nel mentre lo ascolto sento qualcuno che mi circonda la vita.

No Bill ti prego,non ora che sono in chiamata.

In qualche modo sfuggo alla sua presa ma lui non demorde,e dopo avremi ripresa inizia lasciare umidi baci sul mio collo.

"Bimba tutto ok? Non è che stai poco bene? Ti sento con una voce strana"

"No tesoro tranquillo,è che--" mi interrompo a metà frase per trattenere quel gridolino che vorrei buttare all'istante,ma non posso.

"Cosa? Veronica non ti sento bene"

Cerco di fare qualche cenno a Bill di lasciarmi stare,ma sembra che non voglia darmi ascolto: sono nel casino più totale.

"Si ehm...non prende molto bene qui"

Sono al limite,non ce la faccio più a trattenermi.

"Tranquilla,ti chiamo stasera vediamo se prende va bene? Non ti preoccupare"

Rispondo con un si e chiudiamo la chiamata,e finalmente posso parlare faccia a faccia con lui.

"Si può sapere che ti è saltato in mente?" mi allontano da lui.

Mine~Bill KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora