9 - " 'O Charon, ye fiery-eyed demon!' "

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Lem 'Doppio-Ghigno' era un criminale vecchio stile, proprio come Maho: qualcuno che vedeva nella tecnologia i vantaggi degli impianti e dei big data, ma che non riusciva a confidare abbastanza per ottenerne tutti i molteplici vantaggi. Questo lo avrebbe fregato (come avrebbe fatto con Maho) una volta o l'altra...e quando la seconda eventualità sarebbe sopravvenuta, gli sarebbe dispiaciuto.
La prima l'avrebbe causata lui.

"Come ti ha punito?".

"Tortura" rispose Kolciak col tono di un personaggio di una vecchia oloserie ("La famiglia Mortgage", gli pareva si chiamasse, il personaggio - se ricordava bene - era il maggiordomo); annuì nel riflesso sul retrovisore: la coraut gli incorniciava la faccia in un ceffo flangiato e il freddo, finora senza neve, regalava carezze indesiderate attraverso gli spifferi della portiera.
Per portarlo a lavoro, il Boss di Komrad Korner non tirava fuori la macchina bella.

"Immagino" disse, sfiorando il calcio delle pistole nelle fondine ascellari: ce n'erano altre due allacciate alla coscia e il fucile d'assalto era l'ultimo dell'elenco e il primo pronto a dire la sua.
Mantieni un basso profilo trasmise la voce androgina di Nikita percependo quei pensieri, probabilmente per bocca del mafioso in ascolto, certamente perché era stata programmata per quella missione. Annuì: tanto l'asso ce l'aveva pronto da calare e non aveva tutta 'sta voglia di fare conversazione.

Un quarto d'ora dopo la 'Charon' appariva dietro la nebbia alogena e le gru del porto, simili le seconde a strani alberi angolosi, la prima ad una forma di bara su cui erano accumulate pile di container come giochi di costruzioni.
Il feed del drone SCARAB venne rimpicciolito a lato del campo visivo: seguendo per il momento l'itinerario tracciato per lui raggiunse la banchina, saltò verso le acque e il loro tappeto di rifiuti e la coraut si sigillò tenendo fuori lo schifo, non il profondo gelo che gli azzannò il corpo.

Era già in ipotermia quando quando raggiunse la parete di metallo corroso: il sistema di ancoraggio magnetico gli permise di arrampicarsi e quello compensatorio da campo, per lo meno, di non tremare troppo; venti second dopo (e con una temperatura corporea di diciannove gradi) raggiunse il ponte, non prima di aver lasciato passare la guardia di ronda: gli sbucò dietro, sfoderò la vibrolama e si accorse che era una donna - giovane per di più - mentre la lama pulsante a 44 kilohertz le squarciava la gola e, non accontentandosi, si apriva la strada attraverso collo e scalpo.
Pensò a Fumiko mentre la ragazza cadeva a terra e moriva, scambiando l'ultimo sguardo, come faceva talvolta.

Nascondi il corpo.

Non sono nato ieri trasmise gettandoselo in spalla, dopo avergli preso i caricatori; quindi lo scaricò: *PLUFF!*

...anche lei un giorno sarebbe potuta crepare così, e chissà come stava ora? Era passato quasi un mese dai fatti della Stazione Kabuki e se non ce l'avesse fatta, i nippo glielo avrebbero fatto sapere, giusto??
Questo rumore mentale mi infastidisce crepitò Faina, percepì la sua irritazione mentre scivolava dietro una pila di container, assieme a qualcos'altro.

Le sorelline digitali avevano capito che qualcosa non quadrava, ma questo non cambiava niente; in ogni caso non biasimava Lem per averci provato: lui avrebbe fatto proprio lo stesso.

2

Protetto dal buio e dal camo, non fu necessario spargere il sangue dei quattro tango successivi, anche loro tutte donne fra i sedici e i quarant'anni
(Secondo me la sorella del boss è lesbica.
La conoscenza di questo dettaglio non è necessaria per la missione)
e il riparo momentaneo della torre radio di poppa diede respiro alla sua temperatura corporea: la luce gialla delle lampade luccicava sul suo camo, sarebbe bastato un occhio attento per rilevarlo. Non esporti.

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