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Spalancò gli occhi al senso di pericolo ritrovandosi dalla parte opposta dei fucili che aveva lui stesso procurato: le facce sopra gli affusti erano prive di empatia e lui non avrebbe potuto reagire con qualcosa di più che una scorreggia.
Porca...di quella merda... Il capitano Dime sollevò un sopracciglio cespuglioso, assieme alle rughe intorno alla bocca, e si grattò la stempiatura con la canna della railgun."Io da giovane, un mercenario come te. Cecchino".
Dimmi che possiamo azzerarli giappofinto...
<molto onorevole operatore, questo significherebbe mentire>
Jack-Al sospirò; malgrado l'anestesia totale gli faceva male pure il culo, e aveva così tanta voglia di farsi un luuuuungo sonnellino...
"...non...sono così obsoleti...quegli impianti...". Il ceffo lungo del vecchio si storse, non mostrando denti d'oro bensì tasselli sconnessi gialli e neri.
"Ascolta, ascoltami...noi a-avevamo un accordo, io, Lem, lui-".
"Ti preoccupi che non lo rispetti?". Da dietro le spalle del capitano, l'uomo della serata comparve nel suo cappotto cammello, scostato a lasciar intravedere lo smoking stazzonato che indossava...e la fondina col grosso revolver Buriat appesa bassa al fianco destro. Dimmi che possiamo accelerare ancora una volta, non voglio crepare senza manco reagire...
<negativo: un'altra sollecitazione, senza prima aver rigenerato lo stress cerebrale che hai subito, causerebbe una degenerazione critica e irreversibile del tuo sistema.
Hai raggiunto il tuo limite> disse la voce dell'IA, e Vladimir Lem scoprì l'incisivo d'oro. Dal nulla le bimbe neuromanti apparvero a loro volta e l'uomo appoggiò le sue grosse mani inanellate sui loro caschetti.Il doppio sorriso si sollevò: pareva proprio gli toccasse verificare in prima persona quanto onore criminale avesse lo 'Scacchista'.
⌖
"...hai lavorato bene, compagno Avulstein...certo, non con la discrezione che mi aspettavo, ma l'importante è il risultato, giusto?
Con la mia famiglia mi inventerò qualcosa". L'uomo sfoderò lentamente il revolver e armò il cane."No...no...per favore...".
Jack-Al voltò la faccia, e il vaso di sciroppo che era diventato il suo cervello si lamentò: dalla parte opposta della piccola folla, l'ultima sopravvissuta della legione femminile, di poco più piccola di Fumiko, avanzava a scatti con l'andatura di uno zombi, gli occhi sbarrati, come trascinata da mani invisibili. "No...NO!".
Lem distese il braccio, prese la mira chiudendo l'occhio sinistro, contrasse il dito sul grilletto: la testa della ragazza scoppiò in una bolla di capelli e materia cerebrale. Il corpo decapitato rimase in equilibrio un attimo e poi cadde sulle ginocchia, quindi disteso, buttando sangue come una fontana.
Il mafioso soffiò sul fumo che usciva dalla canna. "Se ti avessi chiesto 'per cortesia' di farlo al posto mio, tu lo avresti fatto?".Lo sguardo si strinse, i sorrisi regredirono, e Jack-Al seppe, che dalla sua prossima risposta sarebbe dipesa la sua vita.
⌖
"...no" raschiò; l'uomo annuì lentamente, come davanti a una verità incontrovertibile.
"Non sono stupido, compagno Avulstein, anche se di queste cagate supertecnologiche non ne capisco un cazzo.
Diciamo che volevamo fotterci a vicenda e ammazziamola lì, pari e patta, che dici?". Quindi iniziò a ridere, roco, profondo, quasi paterno: così Jack-Al ebbe conferma che pure oggi sarebbe morto domani.
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Lead Your Pain
AksiVentiquattro anni prima di diventare uno scagnozzo qualsiasi alle dipendenze di un Boss qualsiasi, Jacob Avulstein ha provato a costruire il suo sogno Americano redimendo le sue cattive scelte: l'unico risultato, per lui, è stato quello di cadere un...