𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔.𝟓

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Sono nel bel mezzo della pista, io e Mor stiamo ballando mentre Charlie sta ballando dietro le mie spalle, mentre Step sta dietro le spalle di Mor, ci stiamo scatenando ad ogni singolo pezzo, ma adesso ho bisogno di fare una scappata al bagno, sto per chiedere a Mor di venire con me ma mio fratello le ha appena ficcato la lingua in gola, mi volto e dico a Charlie che sto per tornare subito, mi avvio verso il bagno delle ragazze facendomi largo tra le signore, all'improvviso sento una mano sotto la mia gonna che mi stringe una delle mie chiappe, furiosa mi volto e vedo un ragazzo vestito da Joker che mi guarda divertito, lo schiaffeggio in pieno viso.

《Non credo di averti dato il permesso di toccarmi, sporco bastardo. 》 Urlo furiosa.

《Dai piccola, ci divertiamo. Sei un bocconcino niente male.》 Dice provando ad avanzare verso di me.

All'improvviso un ombra oscura mi occupa la vista, mi sposto leggermente in tempo per vedere il Joker messo a K.O da questa ombra oscura, lo guardo ed è il ghostface. Lo guardo incredula, lui si volta verso di me e mi fissa per un attimo, per poi voltarsi, lo afferro per un braccio.

《Grazie per avermi difesa e scusami se ti sono venuta addosso all'inizio della serata.》 Dico cercando di sovrastare la musica.

Lui non parla, fa un cenno con la testa. Vuole fare il misterioso? Sorrido.

《Posso offrirti da bere?》 Chiedo

Lui scuote la testa e se ne va lasciandomi lì, torno dai miei amici confusa, chi potrebbe essere ghostface? Lo cerco dalla folla, non voglio lasciarlo scappare, non me ne andrò da qui finché non l'avrò incontrato. Torno a ballare ma rimango in allerta.

Poco dopo decido di andare in terrazza per prendere una boccata d'aria fresca e per fumare una sigaretta. Una volta in terrazza, mi ritrovo circondata da centinaia di piante e rampicanti, davanti a me la vista di Londra e una bellissima luna piena alta nel cielo, accendo la sigaretta e prendo un sospiro, mentre mi godo la sensazione dell'aria fresca sulla pelle, chissà se rivedrò ghostface. Mi mordo le labbra al pensiero, non dovrei essere attrattata da lui, non so nemmeno quale sia il suo viso, ma il mistero dietro a quella maschera è quel corpo da dio greco mi eccitano. Un rumore mi distrae dai miei pensieri, mi volto spaventa e vedo che si tratta solamente di un gatto randagio, prendo un respiro e torno a guardare il panorama, ma poco dopo sento di non essere più sola, sento un formicolio sulla schiena, lentamente mi volto e vedo Ghostface avanzare verso di me, mi poggio contro il muretto e porto la sigaretta alle labbra prima di gettarla. Lui avanza verso di me sicuro di sé, una volta vicino poggia le due mani ai lati dei miei fianchi e mi blocca tra il muretto e il suo corpo.

《Ciao..》 dico con un sorriso.

Lui non risponde.

《Mi stai seguendo? 》 Chiedo divertita.
Annuisce. In quel momento ho un po' di paura, mando giù il nodo alla gola, la sua mano destra mi afferra il mento con dolcezza.

《Tranquilla. Non sono un serial killer.》 Dice, ma non è la sua voce. Sotto la maschera deve avere qualcosa che cambia la sua voce, sembra meccanica.

《Se non vuoi uccidermi cosa vuoi da me?》 Chiedo cercando di mostrarmi sicura di me.

In un attimo mi trovo schiacciata contro la parete accanto, le mie gambe intorno alla sua vita, le braccia bloccate sopra la mia testa, il cuore mi batte fortissimo, sono sicura che riesca a sentirlo anche lui.

《La stessa cosa che vuole il tuo corpo dal mio.》 Dice con voce meccanica.

Rimango in silenzio, incapace di dire qualsiasi cosa. Lui mi mette giù, io rimango a fissarlo, mi porge la sua mano sinistra rivestita dal guanto, guardo la sua mano e so che se accetto la sua mano non potrò tornare indietro, acconsentirò a fare sesso, ed è quello che voglio. Accetto la sua mano, avanziamo verso la porta per tornare all'interno, una volta dentro il suo braccio sinistro mi circonda la vita e mi tiene stretta a sé, scendiamo per due rampe di scale, immagino che mi stia scortando di sotto quando svolta sulla destra in un corridoio buio, un po' spaventata lo seguo, superiamo tre porta prima di entrare in una stanza, una volta dentro lui chiude la porta alle nostre spalle. Mi volto verso di lui, le sue braccia mi circondano e inizia a camminare con me stretta tra le braccia per poi fermarsi mi volto e dietro le mie spalle c'è un letto kingsize, torno a guardare lui.

《Adesso mi dirai il tuo nome e toglierai la maschera?》 Chiedo speranzosa.

《La maschera resta.》 Dice serio.

《Ok.. ma non posso sapere il tuo nome?》 Chiedo facendo gli occhi dolci.

《L'unica cosa che devi sapere e che urlerai di piacere... Esmeralda.》 Dice serio.

Al suono del mio nome rimango senza fiato.

《Si baby, conosco il tuo nome e adesso.. conoscerò per bene ogni fottuta parte del tuo corpo.》 Dice mentre avanza verso di me.

Continua a cinque stelle e cinque commenti

𝕾𝖈𝖗𝖊𝖆𝖒 𝖔𝖋 𝕻𝖑𝖊𝖆𝖘𝖚𝖗𝖊 ~ 𝕯𝖆𝖗𝖐 𝕽𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora