𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔.𝟒𝟑

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Un rumore mi distoglie dalla mia lettura, dopo aver salutato Eddie, mi sono distesa sul divano con l'ansia e la paura che mi stavano divorando, mi sono fatta un discorsetto convincente dicendomi che Eddie è un professionista, che andrà tutto bene, che tornerà. Dopodiché ho deciso che forse era meglio distrarmi con un libro, purtroppo in casa di Eddie non ci sono molti libri quindi ne ho scaricato uno sul mio cellulare, non ho alzato gli occhi dallo schermo fino a questo momento. Mi alzo lentamente, mi guardo intorno al salotto e non vedo niente che possa diventare un arma, la pioggia viene giù interrottamente ed è buio pesto, possibile che siano passate ore? Silenziosa vado in cucina, sento aprire la porta,  veloce apro il primo cassetto della cucina ed afferro il primo coltello da cucina. E se dovesse essere un nemico di Eddie? Ha detto che sarebbe tornato domani, mando giù il nodo in gola, lentamente avanzo ed esco dalla cucina e mi volto verso la porta, Eddie è tornato. 
È in piedi davanti a me, i capelli adesso sono sciolti e divisi in piccole giocche, sembrano che siano bagnati, ovvio che sia così visto che fuori sta piovendo a dirotto, ha lo sguardo perso nel vuoto, lui è fisicamente qui ma come se fosse in uno stato di trans, come se non avesse realizzato dove si trova, la felpa con cui è uscito non c'è più, indossa una t-shirt nera che aderisce perfettamente al suo petto per via della pioggia, le sue braccia sono ricoperte di sangue, nella mano destra stringe la maschera mentre nella sinistra stringe ancora il suo coltello a serramanico. Sta fissando un punto vuoto davanti a sé, il suo petto si alza e si abbassa abbastanza veloce del suo solito, credo che sia caduto in fase di shock. Metto via il coltello da cucina e lentamente avanzo verso di lui.

《Amore.. Eddie.》 Dico insicura.
Non risponde, mi vede e allo stesso tempo e come se non mi vedesse.

《Eddie, tesoro.. sono la tua Esme.》 Dico con voce calma.

Ma lui non risponde, non mi sente, non mi vede. Chissà che cosa ha visto, che cosa ha dovuto fare per ritrovarsi in questo stato. Prendo un bel respiro, avanzo verso di lui, poggio una mano sul suo braccio, rimango incredula nel percepire quanto il suo corpo sia così teso, rigido e allo stesso tempo sembra pronto ad attaccare da un momento all'altro.

《Eddie.. amore sei a casa. Sei a casa con me. Sei tornato da me.. come mi hai promesso.》 Dico con la voce spezzata.

Ma non ho nessuna risposta, nessuan reazione. Mi stacco da lui, abbasso lo sguardo sulla sua mano sinistra, stringe saldamente la mano intorno al suo coltello ricoperto di sangue, come anche i suoi stivali, saranno anche nere ma gli schizzi di sangue sono inconfondibili. Mando giù il nodo alla gola e cerco di aprire la sua mano, che trema lievemente, in modo che possa mollare il coltello a serramanico, lo molla senza difficoltà, provo a fare la stessa cosa con la maschera ma non molla la presa. Afferro la sua mano libera, prendo un bel respiro e chiudo gli occhi pregando affinché Eddie mi dia retta, avanzo verso le scale e lui mi segue nonostante abbia lo sguardo perso.

Una volta in bagno lo lascio al centro della stanza, apro la doccia e preparo l'acqua, torno da Eddie lo guardo e mando giù l'ennesimo groppo in gola, afferro la maschera.

《Eddie.. lascia la maschera. Devi darti una ripulita.》 Dico con voce ferma.

Lui contro voglia molla la maschera, prendo un bel respiro, afferro l'orlo della sua maglietta e lo tiro via, guardo attentamente il suo busto e vedo dei lividi che stanno iniziando a comparire sul suo corpo, lo guardo bene e vedo che il suo viso è schizzato di sangue, come il collo e le braccia, le mie mani vanno nella sua zip è lui rimane impassibile, l'unico movimento che fa è quello di cacciare via i suoi anfibi, mi inginocchio e tiro via il restante dei suoi vestiti, anche sulle gambe ci sono dei lividi e dei tagli, caccio via le lacrime e torno in piedi.  Lui mi supera ed entra in doccia, poggia le mani contro la parete e il soffione che lo colpisce la testa, la muscolatura della sua schiena e così rigida sa sembrare una statua, nemmeno i migliori scultori riuscirebbero ad realizzare tanta magnificenza del suo corpo scolpito e rigido. Spalle larghe e perfette, schiena ampia e possente, il sedere tondo da Dio greco qual'è, la testa china sotto il getto dell'acqua calda, il vapore che inizia a riempire la doccia, rendendo la scena straziante ed eccitante allo stesso tempo. Vedo poi le gocce di sangue che scendono lungo il suo corpo per poi mischiarsi con l'acqua  e sparire via, alcune lacrime sfuggono al mio controllo, mi libero dei miei vestiti ed entro in doccia con lui. Vedo alcune delle sue cicatrici  ed altre lacrime silenziose scorrono sul mio viso, mi piego in modo da superare il suo corpo e mettermi davanti al suo viso.

《Vattene Esme.》 Dice furioso.

Quelle parole mi feriscono, ma mando giù il boccone amaro e metto su una maschera di coraggio, anche se ad essere sincera in questo momento mi sento più spaventata che mai.

《Non me ne vado. Tu hai bisogno di me. Dimmi solo cosa posso fare.》 Dico seria.

Lui rimane in silenzio, mi ignora. Io impreco, mi scappano altre lacrime per la paura di perderlo e di vederlo in questo stato. Caccio via le lacrime, drizzo la schiena e afferro la sua spugna e inizio a pulirlo, lui si mette dritto e mi lasci fare in silenzio.

《Io non so cosa sia successo.. non so che cosa hai visto o cosa hai dovuto fare.》 Prendo un respiro. 《 Ma non tenerti dentro tutti questi risentimenti, questa frustrazione, rabbia e tristezza repressa non porterà niente di buono.  Ti porterà ad allontanarmi e quando te ne renderai conto sarà troppo tardi.》 Dico seria.

Lui abbassa lo sguardo su di me, come se riuscisse  a vedermi solamente adesso, ma non mi sta guardando con i suoi occhioni dolci, quei sguardi riservati solo per me, mi sta guardando con uno sguardo duro e spaventoso.

《So di certo che è successo qualcosa di terribile.. mentre avevi addosso quella maschera. Vuoi sostituire il ricordo? Usala con me. Scopami di nuovo con quella maschera. Sfogati su di me, così non dovrai più associarla a quanto è successo sta notte.》 Dico seria. 《 Ha funzionato con l'incubo, funzionerà anche questa volta.》

《Non sai cosa stai chiedendo ragazzina. Non hai idea di come io mi senta in questo momento e che se... indossassi quella maschera uscirebbe veramente il mostro che vive dentro di me, non riusciresti a sopportare il modo in cui ti scoperei. 》 Dice per uscire dalla doccia.

Lo seguo fuori dalla doccia e mi fermo al centro del bagno, lo afferro per il braccio e lo tiro verso di me.

《Non so con quali donne hai avuto a che fare nella tua vita, ma non osare a paragonarmi a loro. Non te lo permetto.》 Sbotto furiosa. 《 Io non sono come le altre donne, ho accettato tutto di te, anche se in realtà io non so un bel niente di quello che sei veramente.  Ma a me non importa perché io ti amo, come so che tu ami me. Hai detto che saresti tornato da me..  sei tornato è vero, ma non è tornato il mio Eddie e se dovrò lasciarmi scopare veramente come una puttana è quello che ti lascerò fare pur di riaverlo. Quindi.. fallo.》 Dico furiosa. 《Mettiti quella maschera e scopami, mostrami il mostro dentro di te.》

Lui mi guarda con gli occhi gonfi e rossi, credo che stia cercando di trattenere le sue lacrime. Qualunque cosa sia successa questa notte l'ha spezzato, lui stesso non riesce a perdonarsi io ricambio il suo sguardo senza timore. Lui respira affannosamente,  si porta le mani ai capelli e vedo la sua lotta interiore, si poggia con le spalle al muro e si lascia scivolare per terra. Mi inginocchio ai suoi piedi, sapendo quanto lo faccia impazzire questo mio gesto, afferro la sua maschera e gliela  porgo.

《Fa del tuo peggio.. ghostface. 》 dico a mo di sfida.

Lui afferra la maschera, senza nemmeno guardarla la cala sul suo viso, dalla mia prospettiva non vedo più il mio ragazzo, ma un mostro.. con il fisico di un dio greco con addosso una maschera.

E per la prima volta ho paura di quella maschera.




Prossimo capitolo sarà abbastanza tosto ⚠️🌶.

Continua a cinque stelle e cinque commenti.

𝕾𝖈𝖗𝖊𝖆𝖒 𝖔𝖋 𝕻𝖑𝖊𝖆𝖘𝖚𝖗𝖊 ~ 𝕯𝖆𝖗𝖐 𝕽𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora