❱ 𝗖𝗛. 𝗜𝗩, 𝗔𝗖𝗧 𝗜𝗜𝗜: 𝖣𝖱𝖤𝖠𝖬𝖲 𝖠𝖭𝖣 𝖭𝖨𝖦𝖧𝖳𝖬𝖠𝖱𝖤𝖲 ❰

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" SONO ANCHE DEI RAGAZZI COME NOI CAZZO! TUTTI QUI DENTRO HANNO A MALAPENA 16-17 ANNI, TE INCLUSA! "

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Oh cielo, oh cielo, non sapeva se esserne contenta o meno.
Quella mano si era mossa.
L'aveva vista chiaramente.
La mano di Axel si era mossa.
Le telecamere non mentivano mai ai suoi occhi.

Non aveva preveduto un risveglio così precoce! Da quel che sapeva ella doveva stare in quelle condizioni per altri giorni a venire! Non era nettamente possibile si fosse ripreso così in fretta! Soprattutto nelle sue condizioni da quel poco che avesse raccimolato durante la sua ultima visita!

Doveva fare in fretta allora.
Se Shiori avesse scoperto di lxi per prima non era certa di cosa sarebbe capace. Non in quelle condizioni in cui l'aveva ridotta. Poteva lasciarlx stare così come poteva ferirlo. Una cosa era certa.
Non doveva osare torcergli un capello.

L'avrebbe trascinato dal suo amichetto, pur usando minacce, e tenuto sotto la sua attenta osservazione, se una volta inoltrata quella porta l'avrebbe visto sveglio. Di nastro adesivo ne aveva abbastanza nel tentativo di ribellione. Era preparata a qualsiasi evenienza, facendogli quanto meno male possibile. Doveva solo sperare di essere la prima ad attraversare quella porta da stamattina.

Un sospiro sollevato scappò dalle sue labbra.
Shiori non era lì e sul letto giaceva come l'aveva lasciato. Due desideri eran già stati avverati. Le macchine funzionavano, i dati erano rimasti praticamente gli stessi.

Uhm.
Eppure era ancora sdraiato. A questo punto si sarebbe alzato col busto come minimo e cercato delle risposte, no?
Passi lenti e delicati si avvicinarono al letto. Gli occhi del fanciullx serrati, proprio come una bella addormentata nel bosco. Dava così pace quello sguardo. Se solo sapesse cosa stesse succedendo qui fuori. Quasi quasi voleva vedere la sua reazione al caos. Il panico e la paura nei suoi occhi colorati... Una scena fantastica.

Si appoggiò sul lato del materasso, quasi sedendosi mentre i piedi toccavano per terra pronti a scattare in qualsiasi momento. Passò una mano fra i suoi capelli, portandoli a lato per scoprire ancor di più il viso.

Nessuna reazione.

Non era possibile.

Doveva star fingendo.

" dai su, è inutile che provi ad ingannarmi "

Bisbigliò, anzi, affermò con tanta sfacciataggine e disinteresse in mandare avanti la scenata. Era stupido metter su questo atto. L'aveva beccato con le mani nel sacco. Poteva andare avanti quanto volesse, ma tanto stava solo rimandando la sua condanna. Era sveglio, no? Meglio se si alzasse prima che di toccare un nervo e lo tirasse per i capelli.

〔 𝙊𝘽𝙎𝙀𝙎𝙎𝙄𝙊𝙉, 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘥 𝘰𝘤 〕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora