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" senza acqua- cibo- speranza- vita! Le hai strappato tutto! Tutto! E l'unica cosa che sai fare è questo penoso teatrino?! "
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" l'ho- fatto- vera-mente..? "
La voce rotta e tremante del biondo spezzava ogni sua sicurezza. Quei ricordi tornarono così veloci quanto sfocati che rimase a sua volta confuso da tutto quanto. Quando era successo? Perché era successo? Come ci era arrivato a quel punto? Perché si era scordato tutto prima d'allora?
D'altro canto il resto era sempre più confidente nelle loro ipotesi.
" forza, Hyo, non hai altro da dire? Qualche giustifica insulsa? "
Lo stuzzicó il cartomante, oramai rendendo chiaro fosse al capolinea. Tuttavia rimase a guardarsi ancora i palmi candidi, provando una tale viscosità da fargli credere che del sangue invisibile fosse riposto su di essi.
Come... Come diamine...
Era stato lui? Era stato... Lui. L'aveva spinta giù. Se lo ricordava fin troppo bene adesso. Era colpevole.
E, cazzo, quanto in colpa si sentisse. Perché l'aveva fatto? Cosa c'era di così importante da agire in quella maniera? Lo voleva salvare in fondo. E- e- lui-
Si portò una mano davanti alla bocca, dandosi il voltastomaco da quanto disgustoso fosse stato nelle sue gesta. Lo stava aiutando. Sumire stava aiutando LUI. E Hyosuke ha tradito la sua fiducia in quella maniera... Ridotta in quello stato pietoso... Pensare solo che le cose potessero essere andate diversamente... Voleva piangere, urlare, strapparsi i capelli, ma la paura ed il pentimento lo bloccavano. Come una statua in cemento.
" Hyosuke... Perché...? "
Koharu bisbigliò ma arrivó alle orecchie di tutti senza problema. Non osò alzare lo sguardo verso di ella. Anzi, non osava guardare nessuno se non i suoi piedi. Si teneva lo stomaco. I suoi occhi azzurri erano spalancati. Sudava come se fosse chiuso in un forno.