Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
___________________________
" hyo, svegliati! "
___________________________
Akihisa era stregato dalla rosa croce sulla foto della vittima. Ancora incredulo della sua morte che non aveva afferrato di ritrovarsi, per la sua terza volta, poiché si sa già cosa fosse successo nel secondo caso, nella sala del processo.
Questi giorni erano passati fin troppo in fretta. Dall'odiarsi, alle scuse, alla simpatia con Sumire. Dal presupposto rapimento, le torture, gli scontri e le rivelazioni sempre più tragiche. Eppure una parte di sé gli gridava di non rompersi adesso. Non quando doveva portarle giustizia.
Quei momenti lo portarono anche a riflettere al suo percorso. Dall'inizio: le prime conoscenze, l'amicizia con Dae-jung, il suo mazzo di carte fidato, la speranza di uscire. Alla fine: i ricongiungimenti, l'amicizia proprio con quella ragazza immortalata sul quadro, delle cicatrici, la disperazione del proseguito del Killing Game.
Non era arrabbiatx. O almeno, non era una rabbia famigliare quella che il corpo provasse. Era solito a sentire la testa bruciare, i denti stringere, i pugni chiudersi mentre sbattevano da qualche parte, o giocavano con uno dei suoi anti-stress. Questa rabbia invece era più interna, difficile da tirare fuori. Lo sconforto, quale lo bloccava, riempiva l'animo e lo riduceva in polvere. Il cervello tuttavia cercava di ignorarlo. Si creava dunque questo paradosso dove provava ma non provava. Provava tanto da infastidirlo, ma non abbastanza da esplodere.
Era una delle sensazioni peggiori della sua vita.
" dunque "
Ma nulla batteva l'urto che la voce di Venom xlx dava ogni volta che la sentiva.
" non vi annoiate ad ascoltare lo stesso discorso ancora e ancora e ancora? "
Domandò in maniera retorica, ormai già in piedi davanti al suo piccolo trono. Il resto dei sopravvissuti, nervosi, si trovavano a loro volta alle loro postazioni circondati dai quadri dei morti. 8 precisi. 8, proprio il numero di sopravvissuti. 8, la metà di loro era ufficialmente andata all'altro mondo.
" poco importa, adoro ripeterlo! Quindi orecchie bene aperte "
Ridacchiò successivamente, molto più allegra del solito. Era fin troppo inquietante.
" dove vita e morte collassano, dove verità e bugie si intricano, dove nessuno può vincere senza segnare l'altro. Una discussione dopo le investigazioni vi ha sempre salvato fino ad ora, dunque perché non continuare così? Il lavoro di squadra è la parte fondamentale dopottutto. Il vostro scopo è scovare il colpevole dietro l'omicidio di Sumire Hamasaki, la super giornalista liceale, anche se poco mi importa sia morta "