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" abbiamo perso, hyo "
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Solita situazione quando mamma se ne andava a lavoro. Accendeva la televisione vecchia, prendeva una videocassetta - Hyosuke era sicuro che solo suo padre avesse qualcosa di così antico in tutto il Giappone - ed il film partiva.
" guarda tutto e non sposarti da lì "
Ordinò prima di uscire dal salotto. L'aveva lasciato lì, sul divano, a guardarsi quel che fosse un filmato troppo noioso per un bambino di appena 7 anni. Tutto in bianco e nero, uomini coi baffi vestiti eleganti, a volte una voce manco c'era ma solo sottotitoli. La noia mortale.
Hyosuke odiava quei filmati. Non lo stimolavano come avrebbero dovuto. E per cosa poi? Per lasciare a quell'uomo qualche ora di pausa dall'essere genitore? Seriamente? Allo stesso tempo aveva una certa paura ad andargli contro. Non poteva dire che lo odiasse a morte, ma nemmeno lo amava.
Col tempo imparò a doverci vivere con questo sentimento: pure i tuoi cari sanno essere insopportabili.
E se loro lo sono, come faceva il resto a NON esserlo a loro volta?
Ecco perché veniva sempre definito "lo snob della classe". Hyosuke non prendeva alcun minima simpatia per nessuno. Che siano popolari, nerd, belli, brutti, ragazzi, ragazze. Tutti sapevano essere una rottura ai suoi occhi. Amici? Non li voleva. Non li ha mai voluti. Sapeva cavarsela da solo senza pensarci. Perché è così che ha sempre vissuto alla fine dei conti. Da solo, a guardare quei film.
E per quanto odiasse dare ragione al padre, finì per appassionarvi a sua volta. Bisognava solo aspettare qualche anno affinché il cervello riuscisse a comprendere cosa esattamente stesse succedendo nello scenario.