❱ 𝗖𝗛. 𝗩, 𝗔𝗖𝗧 𝗜𝗜: 𝖴𝖭𝖶𝖠𝖭𝖳𝖤𝖣 𝖢𝖮𝖬𝖤𝖡𝖠𝖢𝖪 ❰

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Attenzione: in questo capitolo vi saranno scene esplicite di vomito. Essendo che qualcuno mi avesse avvisato della sua sensibilità, questo avviso è stato creato apposta. Questa volta non vi saranno i soliti asterischi (*) poiché la scena contenente questo contenuto è la prima che leggerete
Una volta finita, ovvero vi sono le linee segnalanti il cambio di scenario, si può continuare a leggere tranquillamente.

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" SMETTILA- SMETTILA- "

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Hyosuke non era l'unico a soffrire.
Oh no, c'era gente che si sentiva uno schifo ancora prima di lui. Col tempo speravano sarebbe passato... Allora perché non passava?

Axel si contorceva dallo sconforto che lo stomaco continuava a procurargli. Non sapeva che ore fossero, se non che si trovassero durante il night-time. Fino ad ora non ha fatto altro se non rovinare il materasso sottostante da quanto continuasse a muoversi, in cerca di una posizione che gli avrebbe dato tregua per almeno qualche ora di sonno. Perché, diamine, stava morendo dal sonno. E dal mal di stomaco. Non pensava di avere le forze per alzarsi e cercava di soffocare ogni lamento con le mani, non volendo svegliare Akihisa, xlx quale dormiva dalla parte opposta dello stesso letto. Anche se la regola di dormire in coppie era andata a quel paese, loro due ebbero deciso di mantenerla per... evenienze.

Questa era una di quelle.
Ma Axel si rifiutava di voler disturbarlo nel sonno. Almeno lxi si meritava di dormire un po'. E poi non era un problema di Akihisa, solo di Axel.
Quindi ora non faceva altro se non raggomitolarsi su se stesso, sperando il dolore passasse.

Passò un minuto.
Dopo cinque.
Poi dieci.
Ancora una ventina.
No, in realtà non sapeva quanto tempo passava.
Per lxi un minuto equivaleva ad un'ora.
Non riusciva più a sopportare niente.
Strinse gli occhi e mise una mano davanti alla bocca, mentre l'altra abbracciava lo stomaco.
La saliva era più densa, addirittura estranea quando toccava la lingua.
Il corpo tremava e certe volte spasmi lo facevano muovere senza preavviso. Andò a sbattere il piede verso qualcosa ma non ebbe la concentrazione per investigare.

Il momento dopo una voce lo chiamò.
Era stanca, ruvida. Era Akihisa. L'aveva appena svegliato.

" Axel? "

Non rispose. Se avesse aperto la bocca tutto tranne che parole sarebbero uscite. E naturalmente l'altro si preoccupò. Lo scosse per una spalla.

" oi, tutto bene? "

Panico si insidiò nel cuore di entrambi.
L'albino si alzò dal letto e corse dalla parte dell'amico, accendendo la luce. Rimase scioccato a vederlo in quella posizione timida, sudato, tremante come non mai.

〔 𝗼𝗯𝘀𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻, 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺 𝖺𝖽 𝗈𝖼 〕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora