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" c'è speranza per te "
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"Bastarda", "aborto disubbidiente", "il più grande errore dell'umanità". Hana ha sentito queste parole dall'inizio dei tempi. Hana, sei una bastarda. Bastarda. Hana, sei un aborto disubbidiente. Disubbidiente. Hana, sei il più grande errore dell'umanità. Errore dell'umanità. Hana sapeva di essere tutte e tre le cose. Hana sapeva di non avere un futuro. Eppure era così sbagliato sperar che tutto un giorno sarebbe cambiato?
Lo leggeva sempre nelle fiabe prima di andare a dormire - "leggeva" era una grossa parola, a stento riconosceva un kanji dall'altro: la fanciulla intrappolata nella misera vita per via di una matrigna cattiva, stregone, incantesimo, ed il principe azzurro pronto a salvarla e condurla verso il loro finale felice. Hana era in una situazione critica, Hana aveva trovato il suo principe azzurro, Haruki. Hana non aspettava altro che la salvasse, come la damigella in quale si rispecchiasse, per poi scoprire delle sue vere origini reali e finalmente vivere la vita che meritava. Bisognava solo essere pazienti, sopportare tutte quelle ferite, senza mai mollare quella speranza.
La sua speranza.
La speranza di un miglioramento.
Quello che una bambina come lei si scordò fu la realtà dei fatti: le fiabe, alla fine del giorno, erano pura fantasia, fatte solo per intrattenere i bambini stupidi. Come lei. Magia non esisteva, un principe non esisteva, la principessa in cui si rivedeva non esisteva, e soprattutto salvezza non esisteva.
La speranza si spense proprio quel fatidico giorno, dove Haruki le diede quell'orribile notizia.
" sono stato adottato "
Si trovavano fra i rami del loro albero preferito, seduti su due di essi paralleli mentre il sole di quella che sarebbe dovuta essere la migliore giornata estiva dell'anno colpiva le foglie verdi, creando una cupola magnifica attorno.