TW: Uso di sostanze stupefacenti, contenuto esplicito.
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Harry, Londra, 2012.
48 ore prima.Separarmi da lui fu come strapparmi un arto a mani nude: cruento e innaturale. Temevo arrivassero quei momenti e non si erano rivelati gentili, nei miei confronti. Avevo ancora il suo sapore sulle labbra e una promessa tatuata pazientemente su di esse.
Domani, aveva detto. Domani, gli avevo risposto. Ne ero così sicuro, eppure di nuovo non avevo potuto mantenere la promessa. Volevo portarlo fuori, in giro, come due uomini normali, due persone che stanno bene insieme, senza pretesti e senza secondi fini. Volevo corteggiarlo e vederlo prendermi in giro per questo. Volevo conoscere il suo limite di sopportazione del mondo a cui io ero abituato e che avevo scoperto essere fin troppo alto, per una persona abituata così diversamente. Louis non si era mai tirato indietro, in niente, e anzi a volte temevo che non riuscisse a riconoscere i suoi limiti, scoprendo solo in seguito che non ne avesse più di quanti ne riconoscessi in me.Solo il suo pensiero mi tenne vivo, la prima notte senza di lui, durante la quale dormii con una Queen Anne, la mia unica pistola tascabile, sotto il materasso, già carica e con due proiettili in canna. Per il resto, avrei fatto affidamento sulle mie capacità nel corpo a corpo. Quell'hotel di lusso pareva invalicabile, ma conoscevo mio padre e i suoi, non erano soliti lavorare con etica e la morale non era mai stata di loro interesse, a meno che non vi fossero questioni di soldi in mezzo. Chiudendo gli occhi, potevo ancora vedere il suo sorriso furbo, nel sapere che mi avrebbe fregato in qualche modo.
Correre via dalle sue grinfie era il mio diletto principale dai sedici anni, se non da tutta la vita e non avrei probabilmente mai smesso, a meno che non lo avesse fatto lui.
Non avevo più sentito Cooper. La nostra chiamata si era conclusa con voce allarmante e ogni buon presupposto per un'altra sparatoria tra auto. Avevo coperto la targa con una placca nera, come da protocollo durante le spedizioni. Era strano tornare a farlo per me, e non per i miei clienti.L'hotel che mi avrebbe accolto aveva preso una prenotazione tempestiva a nome di Hammond Smith, un nome comune e piuttosto impossibile da identificare. Nessun idiota avrebbe utilizzato le proprie iniziali per evitare di essere scoperto, quindi secondo la psicologia inversa non avrei dovuto avere problemi con il riconoscimento; ma sapevo che ognuno dei miei oggetti personali fosse tracciabile. Nulla mi poteva confermare di essere pulito da cimici e microspie piazzate in auto, nel cellulare, o addirittura dietro gli specchi dell'hotel stesso.
Ero a Edimburgo. Avevo guidato ore solo per allontanarmi dal problema che avrei sempre e comunque rincorso, in qualche modo. Avevo distrutto la SIM sotto l'acqua e avevo tirato lo sciacquone della toilette pur di assicurarmi che non potessero contattarmi attraverso il mio numero. Avevo disattivato e-mail e fax, risultando qualcuno di inesistente per chiunque volesse anche solo provare la mia presenza in questo mondo. Avevo comprato una SIM usa e getta dal general store del benzinaio. Mi ero assicurato di avere il serbatoio pieno e mi ero allontanato quanto più velocemente possibile. Pagai tutto in contanti, rendendo la mia carta di credito l'ultimo dei problemi per il tracciamento. Desmond non avrebbe mai potuto pensare che suo figlio fosse così idiota da tornare nel posto in cui i suoi traumi fossero cominciati. Eppure, ero proprio quello stolto.
Di notte non successe nulla, nonostante avessi il dito pronto sul grilletto, puntato verso la porta, e così anche il mattino seguente, rendendo inutile la mia veglia alle stelle.
Di pomeriggio, come tanto attendevo, trovai un messaggio per terra, sulla moquette rossa dell'hotel. Non mi destabilizzò, sapevo che prima o poi avrebbero capito dove fossi. Ero un detective, non un fantasma.
"Sono nella hall. Incontrami appena puoi, entro le diciotto. So che sei solo, quindi farai bene a non voler invitare piedi piatti o guardie del corpo personali. Non voglio che ti faccia del male, voglio solo parlare. Brucia questo biglietto e gettalo nel lavandino"
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Eleven ➳ l.s.
FanficLondra, 2012. In una città dal cambiamento costante, il giovane detective Harry Edward Styles, proprietario dell'agenzia di investigazione privata Styles Corp., si ritrova a dover lavorare a un caso in periferia, dove la criminalità e la povertà son...