Harry, Londra, 2012.
Il nuovo appartamento di Zayn e Xander non rispecchiava affatto la personalità di entrambi. Era esattamente forgiato a immagine e somiglianza del secondo. Un professore di lettere in una delle più rinomate università del paese, pronto a spendere uno stipendio in mobili dal nome impronunciabile e una vita a millantarne la qualità.
Io e Louis avevamo optato per portare del vino rosso. In realtà era stata una mia scelta, poiché lui era uscito dal minimarket vicino alla Corte con una cassa di birre belga. Mi offrii di pagare ma trovai il suo disaccordo, decidendo così di lasciarlo fare. Non mi piaceva sapere fosse in difficoltà, ma sperai con tutto il cuore che il mio aiuto nel sistemare il loro bar avesse fatto la differenza, almeno in parte.
"Sono riuscito a sistemare le finestre di casa, sai?" mi disse di punto in bianco.
"Non mi avevi detto fossero rotte" risposi, confuso.
"Non volevo. Avresti mandato un'intera unità dell'FBI per assicurarti non fosse stato qualche ladro al posto della tempesta". Scossi il capo, alzando gli occhi al cielo.
"Non sono così apprensivo" mi difesi.
"No, infatti, sei peggio di così" incastrai la lingua tra i denti, in un sorriso toccato. Qualcun altro suonò al campanello. Prima di allora, c'era solo Zayn, mentre Xander era ancora fuori a prendere da mangiare. Erano solo le otto e mezzo e noi due eravamo in anticipo. Quando la porta d'ingresso si aprì, rivelò la figura di Xander.
"Bentornato" lo accolse Zayn, prendendo la roba dalle sue mani, ricevendo un bacio in cambio. Abbassai il capo, decisamente imbarazzato da quella situazione. Era comunque strano, dopo quell'incidente, vederli andare d'amore e d'accordo.
"Niall e Cara dovrebbero essere qui a breve" lo aggiornò. Corrugai la fronte.
"Cara? Cara Winters?" Chiesi per essere sicuro si trattasse di lei.
"Esatto. Ti ricordi di lei?" Xander sembrò incuriosito dalla mia reazione.
"Se mi ricordo di lei? Non me ne sono mai dimenticato. Quella ragazza è semplicemente inarrestabile. L'ho incontrata al Kol's, di recente. Quando..." Mi bloccai. Fu quando riconobbi Zayn per la prima volta, accanto a Xander.
"Già" tagliò corto lui. "Beh, ora si frequenta con Niall. È una cosa fresca, quindi cerchiamo di non metterli a disagio" mi girai verso Louis, trovando sul suo viso un ghigno divertito e pieno di idee per andare contro il consiglio di Xander in ogni modo possibile e immaginabile. Quel ragazzo era capace di tutto.
"Assolutamente" rispose, insolente. "Abbiamo il vino, per questo. Per inibire gli imbarazzi, insomma. Non è così, Harry?" chiese portando una mano sulla mia spalla, in maniera quasi fin troppo amichevole. Trattenni un sorriso, e qualche battuta.
"Certo. Saremo muti come una tomba" Alzai le mani, assecondando, qualsiasi fosse il piano nella testa di quell'uragano di uomo.
"Avete le facce di chi ha bisogno di bere oggi. Non combinate casini, okay? Il divano è nuovo e anche le tende. Non voglio che sporchiate cose assurde tipo... i bagni" disse arricciando il naso.
"Non c'è pericolo. Sarò troppo impegnato a infastidire Niall e la sua nuova conquista" sghignazzò Louis, beccandosi uno schiaffo amichevole da Zayn sulla spalla.
"Puoi toglierli i guanti, detective. Ho igienizzato casa da cima a fondo prima che veniste. Siamo persone pulite, sai" una morsa allo stomaco mi contorse le membra.
"Ma come, sono la sua firma! Non sarebbe lui, senza quei guanti. Toglieresti la sedia a rotelle a Hawking?" Rimasi confuso dal paragone.
"Louis, Hawking non può camminare..."
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Eleven ➳ l.s.
FanfictionLondra, 2012. In una città dal cambiamento costante, il giovane detective Harry Edward Styles, proprietario dell'agenzia di investigazione privata Styles Corp., si ritrova a dover lavorare a un caso in periferia, dove la criminalità e la povertà son...