LUCIO PDV
Kira: Lucio alzati. Oggi è il primo giorno di scuola dell'ultimo anno e non voglio che arrivi tardi.
Il sole del mattino negli inferi sembrava più forte di quando ero bambino e vivevo in città. I suoi raggi illuminavano ogni cosa presente nella mia stanza. Sapevo che mia madre non sarebbe andata via fino a che non mi sarei alzato così scivolai giù dal letto senza nemmeno guardarla, anche perchè sapevo benissimo che era arrabbiata per lo stato in cui io e Mark eravamo tornati la sera prima. Entrai in bagno lasciandola da sola a lamentarsi di un paio di mutandine trovate sul tappeto e mi gettai sotto la doccia. Non ricordavo quasi nulla della notte precedente, soltanto una ragazza dai capelli neri, ma non credo era la stessa che ieri si infilò nel mio letto. Le gocce d'acqua che scivolavano lungo la schiena mi provocarono il rilassamento totale del corpo in meno di 2 minuti.
Kira: Lucio...
Io: O cazzo mamma!!! Ma che diavolo fai, sono nudo!!
Kira: Ehi signorino moderiamo i termini, e comunque ricordati che sei mio figlio, sai quante volte ti ho visto nudo!!
Io: Ma prima ero un bambino.
Kira: adesso sei adulto?
Io: Mamma smettila, dimmi cosa vuoi.
Kira: Appena hai finito vai a chiamare a tuo fratello.
Io: non puoi andarci tu?
Kira: o no! tu sei per metà angelo e ho trovato delle mutande da donna per terra, pensa se entro nella stanza di tuo fratello che è un demone a tutti gli effetti. Non oso nemmeno immaginare.
Non riuscii a capire se il suo fu un rimprovero solo perchè la mia anima, in parte, fosse pura o se fu solo un affermazione di quanto mio fratello facesse schifo quando tornava ubriaco a casa.
Io: Ok ci vado io.
Lei mi sorrise e restò a guardarmi per una manciata di secondi. Il suo volto illuminato dalla luce del sole risaltava i suoi occhi verde smeraldo, e i capelli sciolti, biondi e lisci seguivano le forme del suo collo e delle spalle. In quel momento capii di cosa si era innamorato mio padre, la mamma era perfetta, e non perchè era un vampiro o perchè era mia madre, lei era semplicemente perfetta. La porta si chiuse ed io uscii dalla doccia e mi asciugai, infilai i pantaloni neri e la camicia bianca, afferrai la cartella e uscii dalla stanza, ma fui fermato da una demone formosa dai capelli rossi che mi guardava.
Io: Prego...
"Dovrei riprendermi le mutande".
Io: o si...beh...certo entra sono li sul comodino.
Il tono della sua voce era chiaramente infastidito, e non ci volle molto a capire che lo era perchè io non ricordavo chi fosse. andò via in due secondi ed io mi incamminai verso la stanza di Mark preoccupato per quello che avrei potuto trovare.
Io: Mark...?
-----------------------------------------------------
MARK PDV
Avevo sentito la voce di mio fratello urlare il mio nome, e ad essere sincero ne fui sollevato, Visto che non avevo tanta voglia di fermare il servizietto che mi stava facendo la demone con qui mi ero risvegliato. Non ricordavo praticamente nulla della sera prima, nemmeno a che ora eravamo usciti, e di certo non mi sarei messo a pensare con un occasione del genere.
Lucio: Mark dobbiamo...o mio dio! Almeno avvisami.
Io: Scusami sono troppo preso. Dammi due minuti e scendo.
Lucio chiuse la porta e uscì dalla stanza. fissai l'orologio e mi resi conto che quella ragazza ci stava mettendo troppo così le presi la testa e la spinsi più affondo per farla finita. Mi alzai e le passai il vestito. Il suo sguardo era così soddisfatto che per un attimo pensai di non dirgli ciò che stavo pensando.
Mark: Non fare quella faccia. Se non fosse stato per me il tuo pompino sarebbe durato fino alla fine dell'anno.
La lasciai da sola in bagno e infilai la camicia bianca e i pantaloni grigi. Il corridoio degli inferi era stranamente vuoto, ma poi mi resi conto che erano soltanto le 7 del mattino. entrai in cucina e presi un sorso di sangue fresco.
Io: Buon giorno mamma.
Kira: O finalmente. Forza che Aiciel vi aspetta fuori.
Lucio: Ci accompagna lui?
Kira: No vi ha preparato le auto.
Io: Ma papà e Geremia?
kira: sono impegnati con le nuove anime.
Lucio: o lo zio Dario?
Kira: Lui e Lara si sono presi una lunga vacanza.
Salutammo la mamma e andammo in giardino. Una folla di demoni di erano messi in cerchio vicino alle auto ammirando ogni singolo angolo di quelle meraviglie. Aiciel ci sorrise e poi fece spostare tutti gli altri in modo che noi potessimo vedere.
Io: Quella Grigia è mia.
Lucio: A me sta bene.
Aiciel: Buon giorno ragazzi. Siete pronti per il primo giorno di scuola dell'ultimo anno?
Io: Nessuno è pronto mai per il primo giorno di scuola. Primo o ultimo anno che sia.
Entrai in macchina e misi in moto beandomi del dolce rombo del motore. Amavo le auto, e finalmente avevo una ferrari tutta mia.
Aiciel: Nervoso?
Lucio: Perdonalo, non è arrivato...cioè...ha fatto tardi questa mattina.
Io: Fai poco lo spiritoso fratellino, e andiamo.
L'auto di Lucio si accese in un rombo sonoro, e una folle idea mi balenò nella mente.
Aiciel: Ragazzi no...dovete andare in strada e ....
Ma nessuno dei due lo stava ascoltando. Con la coda dell'occhio notai il lieve sorriso che Lucio mi rivolse, e fu così che capii che aveva avuto la mia stessa idea. Il mio piede schiacciò l' accelleratore facendo partire l'auto in un baleno.
Sentivo che questo sarebbe stato l'inizio di una giornata meravigliosa.
STAI LEGGENDO
La Prescelta- L'impero dei due Re
VampireSono passati 9 anni dall'incoronazione di Kira come nuova regina e di Stefan e Geremia come nuovi Re degli Inferi. Quelli che prima erano Bambini adesso sono adulti e frequentano la scuola superiore della Florida. Manca solo un'anno alla loro incoro...