LUCIFERO PDV
"Non puoi lasciarmi per lui"
"Certo che posso, e lo faccio".
"Ma se verrai con me avrai tutto, soldi , potere, un impero. Poi non puoi preferire un comune mortale a me."
"Lucifero io ti amo..ti ho sempre amato..ma adesso devo lasciarti andare...e tu devi fare lo stesso. Non siamo destinati a stare insieme. Il mio destino è con Pascal".
"Ma..io.."
"quando capirai cosa significa amare, forse accetterai la mia decisione".
"tu dici di amarmi..eppure stai andando via. Mi stai lasciando solo Lia"
"Amare significa anche lasciar andare..ed io lo sto facedo..ti prego fai lo stesso"
"Vuoi che io ti mandi via? Non puoi chiedermi una cosa così assurda! tu sei mia moglie. Io t ho sposato.."
"Mi hai sposata quando eri un Serafino, quando mi amavi, quando mi desideravi e non per il mio sangue, quando il tuo cuore batteva ogni volta che mi vedevi"
"IL MIO CUORE BATTE OGNI VOLTA CHE TI VEDE ANCHE ADESSO! Ma tu non sei capace di sentirlo perchè pensi solo a quel povero umano che non potrà darti nulla. Vuoi andare? Va!!"
"Lucifero..."
"HO DETTO VA VIA"
-----------------------------------I miei occhi si spalancarino al ricordo di quel battito di ali bianche che si allontanavano. Lia mi aveva lasciato da solo quando avevo bisogno di lei, mi aveva tradito con il suo protetto umano, eppure dopo il suo abbandono, il suo volto mi tornava sempre in mente, ed erano passati secoli ormai. Scesa dal letto e mi getto sotto la doccia lasciando che le delicate gocce d acqua mi scivolassero sul corpo. Infilai il jeans nero, la maglia nera e il mantello rosso con i bordi bianchi. Avevo un solo specchio in tutta la camera, e forse avrei tolto anche quello. Mi specchiai sperando di non vedere il mio volto riflesso, perché ciò mi ricordava che una piccola parte di me apparteneva ancora al serafino, e quindi mi era possibile specchiarmi. Notai gli spuntoni tra i capelli e sospirai. Mi stavo annoiando, dovevo uscire dal regno, andare in giro. I corridoi dell inferno erano silenziosi, e le guardie si chinavano al mio passaggio, uscii in giardino e mi avviai in Garage. Notai che erano soltanto le 9.27 del mattino, e il fatto che Kira e i due imbecilli non stessero dormendo mi stupiva. Non erano imbecilli per davvero, ma come padre, il mio dovere è odiare il ragazzo o il marito di mia figlia, ma in questo caso "I mariti".
Dario: Signore dove sta andando?
Io: Dario, ragazzo mio, quante volte devo dirti di chiamarmi Lucifero? Mi fai sembrare vecchio.
Dario: Lei è vecchio.
Lo fulminai. Il suo sorriso divertito mi fece capire che stava solamente scherzando, e anche se io avevo il senso dell umorismo ad un livello minimo sorrisi.
Dario: Dove va?
Lucifero:In città ragazzo, vuoi venire?
Dario: Oh no signore la ringrazio, ma in questo momento mi sto allenando.
Io: Con chi?
Dario: La mia compagna, Lara. Ho azzerato il mio corpo e quindi non sa dove cercarmi.
Io: Astuto. Non pensi che si incavolerà?
Dario: Oh no signore, ci vorrà del...
Ma il ragazzo non ebbe il tempo di finire la frase che un cazzotto ben assestato al volto lo scaraventò contro la parete degli inferi.
Lara: Dannato bastardo! Avevamo detto niente imbrogli. Hai azzerato la tua forza per non farti trovare.
Restai a fissare quella ragazza dal capelli castani e gli occhi nocciola. I suoi poteri erano molto di più di quelli che riusciva a cacciare, lo sentivo.
Lara: Oh salve signore.
Io: Chiamami Lucifero.
Lara: Salve Lucifero.
Sorrisi. Lei tornò a fissare dario che si era rialzato.
Lara: Adesso scappi ancora eh?
In mono di due secondi il ragazzo spari tra gli alberi che circondano gli inferi e la ragazza iniziò a correre. Dopo pochi minuti entrò la decappottabile che mancava in Garage.
Kira: Voi siete degli idioti.
Geremia: Piccola non potevamo dirtelo ieri.
Kira: È mio figlio!!
Stefan: È anche mio figlio. Se viene a parlare con me è perchè si fida di me, io sono il padre, non lo dimenticare.
Kira: Io non lo dimentico, ma ricordati che tuo figlio da solo 17 anni e non ha mai morso nessuno, non saprebbe fermarsi, e tu invece di dirgli che è sbagliato, gli dici di aspettare?? Di aspettare cosa poi?
Mi stavo annoiando e incavolando. L intero regno si era svegliato e tutti stavano assistendo alla lite come se guardassero uno spettacolo. Scesi dall auto e mi avvicinai
Stefan: Aspettare di essere pr...Oh. Salve signore.
Stefan chinò la testa e si zittì, kira sospirò e incrociò le braccia al petto senza nemmeno guardarmi. Tra i due Geremia fece la mossa più astuta, entrò in auto e andò in garage.
Io: Ho sempre odiato le urla, i litigi e il non capire una cosa, e voi state urlando, di conseguenza state litigando, e non mi state facendo capire cosa sta succendo.
Kira: Mark ha perso il controllo con Renè ieri notte, ma non l ha morsa, ma comunque ha deciso di volerlo fare e lo ha detto a Stefan che invece di dirgli "non ci pensare neanche" gli ha detto di aspettare, e gli ha comprato un gatto!
Stefan: Oh ma grazie amore adesso il "segreto" di tuo figlio è diventato un affare di stato.
Kira: Non ho urlato nessuno mi ha sentito.
Stefan: Si certo, ed io sono l angelo Zacaria.
Kira: Smettila di fare l imbecille...
Kira riprese ad urlare e Stefan cercava di scavalcare la sua voce creando un vocare insopportabile. Sentivo le corna crescere e il nervosismo fare a cazzotti con la calma.
Io: ADESSO BASTA!!
Sentii la mia voce risuonare tra gli alberi, rimbalzare sulle pareti degli inferi e entrarmi nelle orecchie. Le guardia piobarono in giardino pronte ad attaccare chiunque o qualsiasi cosa. Stefan e Kira si ammutolirono e perfino Geremia restò fermo in macchina.
Io: Vi voglio vedere tra meno di due secondi nella sala del trono.
Kira: Ma padre...
Io: I due secondi sono passati. ORA!!
I due sparirono sotto i miei occhi.
Geremia: Vale anche per me?Io: Lo Sapevi?
Geremia: Si.
Io: Allora i due secondi sono passati anche per te.
Geremia: Immaginavo. Signore, non sia troppo cattivo con il ragazzo. Anche lei ci è passato e sa cosa vuol dire dover resistere al sangue di un angelo.
Aveva ragione. Sospirai. Avevo passato metà della mia esistenza a lottare contro l impulso di prosciugare il corpo di Lia, e sapevo come ci si sentiva. Geremia era entrato nel regno, e tutti "gli spettatori" avevano chiuso le finestre. Chinai la testa distratto da qualcosa che mi tirava l orlo del pantalone. Due palle di pelo mi fissavano in silenzio e senza muoversi più. Mi chinai ad azzarezzarli e mi sedetti sul tronco a guardarli giocare con il mantello.
Io: Gatti, che originalità.
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La Prescelta- L'impero dei due Re
VampirosSono passati 9 anni dall'incoronazione di Kira come nuova regina e di Stefan e Geremia come nuovi Re degli Inferi. Quelli che prima erano Bambini adesso sono adulti e frequentano la scuola superiore della Florida. Manca solo un'anno alla loro incoro...