Capitolo 5

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MARK PDV

Sia: ...tu sei...Il principe delle tenebre? Ma le scritture raccontano di un demone dagli occhi rossi e uno dagli occhi di ghiaccio...com'è possibile?

Io: Ehi piccola da quando sei entrata nella stanza mi hai guardato?

Sia: Perchè avrei dovuto farlo?

i suoi occhi piccoli e neri incontrarono i miei. rimase visibilmente scossa nel capire che difronte a essa aveva i due principi degli inferi, oltre tutto si vedeva che era stupita anche dal fatto che io e Lucio fossimo gemelli. Le sorrisi divertito e lei si inginocchiò, mentre Renè mi guardava quasi persa in chi sa quali pensieri.

Sia: Quindi...è per colpa che a me e mia sorella ci sono stati tolti i poteri prima di venire sulla terra...

Lucio: aspetta...tua cosa?

La ragazza scatto in un balzo improvviso e si fiondò su Lucio come un piccolo demone alle prime armi, cercò di afferrarlo per i capelli, ma il ragazzo si spostò dandole un colpettino dietro la schiena che li bastò per farla volare verso il mobile in cucina. Lucio: o mio dio Sia mi dispiace. La ragazza si rialzò e corse verso Lucio decisa a fargli del male, ma qualsiasi suo tentativo veniva bruciato dalla velocità di mio fratello. Guardai Renè, e vidi una cosa insolita sul suo volto. Chinai la testa verso destra e la fissai a bocca aperta.

Io: Quella è una lacrima?

Lucio e Sia si bloccarono dopo la mia domanda fatta a Renè che si limitò a chinare gli occhi al suolo e asciugare quella piccola goccia d'acqua che le scivolava lungo il viso. Mi avvicinai piano e le sollevai il viso, e quando vidi i suoi occhi nei miei mi resi conto che quel visino non aveva nulla di demoniaco, al contrario, era angelico e pulito.

Mark: Perchè piangi?Renè: Io non...non sopporto vedere mia sorella quando la fanno del male.

Mark: Ok allora gli dico a Lucio di smettere.

LUCIO PDV.

Sia si gettò su di me senza curarsi del fatto che lei non aveva più i suoi poteri mentre io ero il principe degli inferi, nipote di lucifero e figlio della figlia di lucifero, non mi avrebbe nemmeno sfiorato. Le diedi un colpetto dietro la schiena gettandola in cucina.

Io: O mio dio Sia mi dispiace.

Ma come ogni demone, si rialzò e mi corse contro intenta questa volta a farmi davvero del male. Mi preparai a schivare i colpi senza toccarla in modo che da non farle del male.

Mark: Quella è una lacrima?Sia mi saltò addosso chiudendo le sue gambe contro il mio bacino e con una mano tra i capelli che avrebbe voluto tirare, mentre io le mantenevo i fianchi per non farla cadere, ma quando sentimmo quella frase entrambi ci voltammo a guardare Renè che chinò la testa al suolo e asciugò la lacrima che le bagnava il viso. Mark le si avvicinò e gli tirò su il volto con molta lentezza.

Mark: Perchè piangi?

Renè: Io non...non sopporto vedere mia sorella quando la fanno del male.

Mark la guardò con degli occhi che non gli avevo mai visto prima. La distanza tra i loro volti era al minimo, e mi sarei aspettato che la baciasse come fa di solito, ma non lo fece.

Mark: Ok allora gli dico a Lucio di smettere.

Mark mi guardò con occhi più chiari del solito e sorrise.

Mark: Lucio, Sia, per favore la smettete?

Sia scese e guardò Renè con aria nervosa e dolce allo stesso tempo. Restammo in silenzio uno accanto all'altro guardando Mark prendere Renè per mano e portarla al piano superiore. Notai negli occhi di Mark qualche cosa strana, un sentimento diverso.

La Prescelta- L'impero dei due ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora