Capitolo 21

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MARK PDV

La sveglia stava suonando da 10 minuti, le coperte mi coprivano il volto e il camino aveva riscaldato tutta la stanza. I vetri delle finestre erano appannati e non si vedeva nulla. La mamma gironzolava per la mia stanza canticchiando una canzoncina che non riuscivo a capire, ma era fastidiosa.

Kira: Mark alzati, devi andare a scuola. Mancate da troppo tempo tutti e 4 quindi oggi si va.

Tiro via le coperte dal viso e fisso la mamma domandandomi se era pazza.

Io: Mamma hai solo una maglia a mezze maniche addosso.

Kira: Lo so, ma sai noi demoni non sentiamo freddo, ne tantomeno caldo.

Io: E perchè io semto freddo allora?

Kira: Perchè tu non sei un demone puro, adesso alzati e vestiti.

Mi tirò le coperte, ed il mio corpo fu investito da una folata di vento e freddo a causa delle finestre che aveva aperto prima di andare via. Saltai giù dal letto e chiusi di nuovo tutto, entrai in bagno e feci una doccia calda. La stanza si stava riscaldando di nuovo e così alimentai un po il camino. Chi lo avrebbe mai pensato che anche negli inferi facesse freddo. Infilai la canotta, la magli grigia, il jeans nero, felpa blu e grigia e un cappello lasciando intravedere solo pochi ciuffi di capelli, presi la cartella e uscii dalla stanza. I demoni stavano giocando con la neve creando vere e proprie statue bianche che raffiguaravano Lucifero. Il giardino era ricoperto di limpida neve bianca e gli alberi luccicavano sotto il leggero sole del mattino. Le auto era già state prese dal Garage e Aiciel e Viola stavano chiaccierando li vicino con Lucio Sia e Renè.

Io: Buon Giorno.

Si voltarono tutti e appena i miei occhi incontrarono quelli di Renè un breve momento di attraversò i corpo fino a far brillare i miei occhi. Risposero in coro e tornarono a parlare.

Renè: è da tanto che manchiamo a scuola.

Io: Già.

Renè: Quando ci vedranno arrivare insieme si faranno molte domande.

Io: E tu non rispondere.

Sorrise. lei mi sorrise. Adoravo il suo sorriso così puro e tenero, da angelo. Entrammo in auto e Aiciel ci salutò stringendo la mano di Viola. Stavano molto bene insieme, sembravano tanto il gigante buono e la "principessa guerriera"..coppia un po strana ma carina d guardare. L'auto partì e in pochi minuti ci ritrovammo sulle strade della Florida ricoperte di neve.

Io: La neve in Florida..

Renè: Già..

Le si leggeva in faccia che qualche cosa la preoccupava, ma non mi andava di saperlo poichè avrei potuto rattristarla.

Io: Cosa ne pensi del fatto che adesso vivi agli inferi?

Renè: È strano. Sono un Angelo, e vivere con i Demoni 24 ore al giorno è molto stressante.

Io: prechè?

Renè: Bhe..sai, devo stare attenta. Non devo mai dimnticare la collana e tante altre cose.

Io: Beh ora mai ci vivi. Penso che anche senza collana i demoni non ti farebbero mai del male. Sanno chi sei adesso.

Renè mi fissò.

Renè: Chi sono?

Restai in silenzio. Il semaforo era rosso, e l auto di Lucio era ferma avanti alla nostra. Guardai Renè, e con la coda dell occhio vidi il verde.

Io: La fidanzata del futuro Re.

Lei sorrise e tornò a guardare la strada, e feci lo stesso anche io.
Il cortile della scuola era colmo di ragazzi coperti da scarpe e cappelli. Appena scendemmo dall auto tutti si voltarono a fissarci.

La Prescelta- L'impero dei due ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora