Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)

𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟒 - 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝟐

FILIPPO

Dentro al locale c'erano un sacco di studenti che ballavano in mezzo alla pista e altri che sostavano in piccoli gruppetti a chiacchierare seduti ai tavolini.

Ne avevamo trovato uno libero e ci eravamo sistemati anche noi. Lasciai controvoglia il braccio di Valerio ma gli sedetti molto vicino, continuando a scrutare in cagnesco mia sorella che gli faceva gli occhi dolci mentre gli parlava. Guardai il telefono e vidi due messaggi, uno di Luca e l'altro di Daniela: entrambi si scusavano, ma paccavano la serata. Egoisticamente, non ne fui dispiaciuto, così avrei avuto più tempo per concentrarmi a battere Noemi a Conquista il vichingo. Non sapevo però come, perché se le mie intuizioni sulla sua presunta non-eterosessualità fossero state sbagliate, avrei rischiato di mettere fine sul nascere a un'amicizia seria con lui.

«Ragazzi volete qualcosa da bere?» la cameriera dovette quasi urlare per farsi sentire da noi.

«Io un gin tonic» rispose pronto Vale.

«Io un sex on the beach» la solita scelta di Noemi.

«E io un analcolico alla frutta, più aspro che dolce» conclusi. La ragazza annotò tutto e ci lasciò di nuovo soli.

Nell'attesa dei drink, chiacchierammo del più e del meno e Vale ci presentò diversi suoi amici che erano passati al tavolo a salutarlo. Sembrava conoscere proprio tutti. Anche quella sera era vestito con le prime cose che gli erano uscite dall'armadio: una maglietta a girocollo arancione, jeans strappati, All Stars nere e un giacchetto di pelle che si tolse per mettere in mostra le sue braccia muscolose. All'interno della sala faceva caldo, così anche io e Noemi ci svestimmo per sfoggiare il nostro look da caccia.

I cocktail arrivarono e insieme a loro due ragazze un po' più grandi di me, che, senza chiedere permesso, si erano sedute al nostro tavolo. Io e mia sorella fummo d'accordo per la prima volta nella serata di guardarle infastiditi, ma ci presentammo lo stesso con educazione a Lucia e Benedetta, senza che loro facessero caso alla nostra velata ostilità.

«Allora è lui l'amico di cui ci hai parlato e per cui ci hai ignorate tutta la serata?» osservavano me come se Noemi non esistesse, forse la vedevano come una potenziale minaccia visto che delle tre era decisamente la più carina. E non lo dicevo perché era mia sorella, era semplicemente un dato di fatto. Bene, ero circondato da un harem agguerrito.

«Sì, e io sono la sorella bella dell'amico» Noemi non era una che si faceva mettere da parte facilmente. Valerio sembrava molto divertito e, facendo da paciere, riprese a chiacchierare con tutte e tre. Io, invece, stavo iniziando a sentirmi di troppo; il mio drink, alla fine, era pure schifosamente dolce. Mentre lo sorseggiavo sconsolato, un sussurro rapido nell'orecchio mi fece rabbrividire tutto il corpo fino alla punta dei piedi.

«Rilassati, alla fine chiacchierano tanto ma non mordono. Appena finiamo di bere, scappiamo a ballare ok?» Annuii, prima di inarcare improvvisamente la schiena perché le sue dita si erano insinuate discretamente a sfiorarmi la pelle scoperta tra jeans e maglietta. Avvampai ritrvandomi il cuore in gola e ringraziando fosse buio abbastanza perché le ragazze intorno a me non si accorgessero di quello che stava succedendo.

Cazzo! Questo sì che non me lo aspettavo!

Vale continuava a chiacchierare come se nulla fosse, mentre le sue mani continuavano lentamente ad accarezzarmi con movimenti circolari, su e giù, sulle mie fossette, ma senza mai scendere sotto l'elastico delle mutande che spuntava dai pantaloni.

Avevo il sangue che si era completamente concentrato nelle mie zone basse e mi godetti quella sensazione di piacere che non provavo da diverso tempo. Una voglia indescrivibile di fare sesso urlava a pieni polmoni nella mia testa. Se mi fossi alzato in quel momento sarebbe stato molto imbarazzante e, per quanto avessi voluto che continuasse all'infinito, dovevo mettere un freno prima che quella situazione degenerasse.