Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)

𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟒

23 dicembre 2021

FILIPPO

Stavo sfogliando pigramente Anteprima coricato sul divano in camera mia, con una gamba appoggiata a terra e un'altra sui cuscini della testata. Stava diventando sempre più difficile stare dietro a tutte le nuove uscite manga, ma di certo non mi lamentavo. L'ultimo anno aveva rappresentato un boom per il mercato dei Boy's Love ed erano state pubblicate mangaka molto attese. Durante il lockdown, si era inoltre creata una forte community di lettori che, con le condivisioni sui social e il passaparola, aveva finalmente dato voce a quella nicchia di persone che si sentiva sola nella propria passione. Ultimamente mi piaceva dedicarmi a quei titoli che presentavano il lato oscuro dell'amore: storie con protagonisti grigi, tossici e manipolatori, con rapporti sessuali aggressivi e di dubbio consenso. Non erano manga per tutti, andavano letti con coscienza, e infatti attiravano scontri con persone scandalizzate da questo tipo di narrazione, come se uno dovesse prenderne esempio per la propria vita reale e romanticizzare certe situazioni. Mia madre me li aveva vietati finché non fossi diventato maggiorenne, era stata la sua unica richiesta per avviare la nostra collezione in collaborazione e, con tutto quello che avevo di altro da leggere, non mi era stato difficile accontentarla. Ora però stavo recuperando le mie lacune sguazzando nell'angst e nel disagio.

Qualcuno picchiò alla mia porta chiusa e risposi di entrare. Era Noemi.

«Da quando sai bussare?» le chiesi stupito.

«Da quando mi sono stufata di coglierti in flagrante nelle tue perversioni.»

«È successo una volta sola ed ero convinto non ci fosse nessuno in casa, altrimenti ho sempre chiuso la porta a chiave!» Le lanciai addosso la rivista mentre mi mettevo a sedere facendole posto accanto a me. Si accomodò e appoggiò la testa sulla mia spalla. I suoi capelli mi solleticarono il naso e glielo strofinai sulla nuca per impedirmi di starnutire. Profumava di doccia fresca e pensai che anche io avrei dovuto correre a lavarmi prima che i Piana arrivassero per la cena.

«Che vuoi nella mia ultima ora di quiete della giornata? Tra un po' piomberà pure mamma per interrompere definitivamente il mio ozio.»

«Eddai, Bambi, volevo solo passare del tempo con il mio fratellino. Non abbiamo quasi mai occasione di stare soli e mi manca passare un po' di tempo con te.» Mi cinse la vita con un braccio e si accoccolò meglio nell'incavo del mio collo. A volte era proprio una ruffiana. Sapevo che era solo curiosa di chiedermi qualche pettegolezzo, per cui la precedetti.

«Anche a me... da quando esci con Paolo non mi consideri proprio più! Non sarai per caso innamorata?» Supporre una cosa del genere era peggio che chiederle se avesse una malattia venerea. Entrambi ci professavamo due spiriti liberi che non avevano bisogno di nessuno per essere felici, ma io sotto sotto ero un inguaribile romantico e sognavo di trovare la persona che mi avrebbe reso tale. Noemi era più cinica di me e credeva davvero nella sua indipendenza sentimentale. Era abituata a spezzare cuori non appena si stufava della sua frequentazione, ma temevo che prima o poi sarebbe stata ripagata della stessa moneta uscendone malridotta.

«Stiamo bene insieme e, lo ammetto, non me lo aspettavo. Mi sembrava il classico perfettino menabelino [1] che non riesce a tollerare una ragazza che parla senza peli sulla lingua. Invece, da quando abbiamo iniziato a uscire, è molto più sciolto con me, e quando si lascia andare del tutto... wow! Ha quel modo di prendermi per...»

«Stop, stop, stop! Niente particolari, ho capito il concetto.» Mi tappai le orecchie con un gesto drammatico, ma davvero vivevo benissimo senza conoscere certi dettagli osceni.

«Hai sul serio il coraggio di fare tutta sta sceneggiata? Piuttosto, dimmi come va con Valerio. Ormai sono più le notti che dormi da lui che a casa, e non so quanto mamma e papà terranno ancora a bada la curiosità sul tuo amante misterioso.»