𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟒𝟎

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28 agosto 2022

FILIPPO-SAMUELE

Filippo Molinari: Chiede se domani può venire a prenderti in stazione 🥺🥺🥺

Samu il gentile: No, digli di portare ancora un po' di pazienza. Ormai manca poco...

Filippo Molinari: Ok, ne ha avuta tanta in questo periodo... 😬😬😬

Samu il gentile: Lo so... spero mi perdonerà

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SAMUELE

Stavo seduto sul prato osservando alcuni ragazzi del Centro Accoglienza accendere le griglie e preparare la carne da cuocere. Mi sembrava se la stessero cavando bene ma, in caso di necessità, ci sarebbe stato Francesco, detto Scorpio, a dar loro una mano. Sulle rive del laghetto, un altro gruppetto guidato da Leonardo, il mio amico Lionel94, stava sistemando le canoe con le quali ci eravamo divertiti tutta la mattina.

Ci trovavamo nel Parco del Grassano per una gita fuori porta, a circa un'ora da Napoli, ed era la mia ultima giornata di volontariato presso il Centro di Accoglienza dell'Associazione Noi Siamo Amati, gestito dal sacerdote della Parrocchia di Santa Chiara. Padre Salvatore mi aveva accolto fin dal primo giorno con calore e simpatia, e mi aveva rassicurato che, se avessi voluto, sarei sempre stato il benvenuto a seguire le sue messe giornaliere.

"Una Chiesa è casa per chiunque senta la voce di Dio." Così mi aveva detto dopo che gli avevo confidato di far parte della Chiesa della Sacra Unione. Lo avevo preso in parola e condiviso bellissimi momenti di preghiera con lui e tutti i ragazzi ospitati dal Centro che non avevano mai perso la loro fede.

Il mio soggiorno a Napoli era stato organizzato con l'aiuto di Leonardo. Dopo la lite con i miei genitori, gli avevo scritto che avevo bisogno di un periodo lontano dalla Comunità per interrogarmi sulla mia fede e il mio rapporto con Dio. Avevo sentito che qualcosa era cambiato dentro di me, che certe credenze che non avevo mai messo in discussione in quel periodo stavano vacillando, e avevo bisogno di capire se il motivo erano le aspettative che avevo sulla mia storia con Valerio o qualcosa di più radicato e profondo.

Leo si era proposto di ospitarmi, suggerendomi di fare un mese di volontariato presso il Centro insieme a lui e Francesco. Diceva che sarebbe stato utile vedere dal vivo situazioni di cui avevo solo letto nel forum, perché uno dei miei problemi principali era che non avevo mai avuto la vera percezione di cosa volesse dire essere parte della comunità LGBTQ+. Secondo lui, avevo vissuto la mia omosessualità chiuso nei confini del mio corpo, senza immaginare quanta variabilità ci fosse al di fuori di me.

Mi ero entusiasmato all'idea di fare questa nuova esperienza, e così avevo coinvolto i miei fratelli e Padre Tommaso per metterla in pratica. Il mio Sacerdote si era rivelato un alleato propositivo e inaspettato, ma avrebbe voluto che soggiornassi presso una delle sedi della nostra Comunità. Purtroppo, però, l'unica in Campania si trovava a Benevento e io ero stato categorico sul voler stare a Napoli dove c'era l'Associazione che mi aveva ascoltato per mesi. Padre Tommaso si era rassegnato ma mi aveva strappato la promessa di andare a fare visita alla Comunità almeno una volta. C'ero stato il weekend precedente, passando la notte da loro, e per due giorni mi ero sentito di nuovo a casa e tra la mia gente.

In quel mese, avevo imparato tantissimo attraverso le testimonianze sofferte e coraggiose di chi aveva vissuto sulle proprie spalle un dramma familiare. Ascoltavo voci di persone più giovani ma con più speranza di quanta io ne avessi mai avuta finora, e ciascuna di loro era carburante per mettere in moto la macchina che mi avrebbe portato a cambiare vita. Quanto radicale sarebbe stato quel cambiamento, però, ancora non ne avevo certezza ma era indubbio che dovesse includere lui.

Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora