𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟎

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26 marzo 2022

VALERIO

Avevo fatto scendere i miei dall'auto davanti all'Acquario ed ero andato da solo a parcheggiare nel silos sotterraneo a pochi metri dalla biglietteria. Guidare mi aveva fatto bene, mi aveva tenuto concentrato su qualcosa che non fosse la serata, e mia mamma, per fortuna, non aveva più insistito a chiedermi nulla di personale.

Prima di uscire, controllai il mio aspetto nello specchietto retrovisore. Avevo sistemato i capelli all'indietro con un po' di cera e il risultato non sembrava male. Stavo sicuramente meglio che alla laurea, anche se, a differenza di quel giorno, avevo una leggera ombra sotto le palpebre.

Sospirai e mi convinsi ad alzarmi, non avrei potuto nascondermi in quel parcheggio buio per sempre.

Presi il pacchetto avvolto nella carta velina, che avevo posizionato con cura sulla cappelliera del bagagliaio, per metterlo nel sacchetto dove c'era anche il regalo per mio papà.  Lo maneggiai con delicatezza sperando non si rovinasse.

Era qualcosa di fragile come il cuore della persona a cui era destinato.

***

Fil mi stava aspettando davanti al Galeone, dove ci eravamo dati appuntamento per entrare insieme all'evento. Saltellava senza staccare le punte da terra come se fosse uno di quei giocattolini caricati a molla.

Manco fosse lui quello che stava per mettere in gioco tutto se stesso!

Però, apprezzavo la sua empatia.

«Sei nervoso?» Ironizzai cercando di smorzare la tensione.

«Dovrei chiederlo io a te!» Rispose senza fermarsi neanche un istante.

La mia testa aveva iniziato a oscillare su e giù seguendo il suo movimento.

«Beh, io sì... molto! Lo hai visto in quest'ultima settimana?»

Sapeva benissimo a chi mi stessi riferendo.

«Sì, certo... abbiamo avuto le lezioni e il gruppo di studio. Non abbiamo parlato, però, di te. Dopo che mi aveva raccontato quello che era successo tra voi, mi aveva chiesto di non tirare più fuori l'argomento finché non lo avesse fatto lui stesso... e così ho fatto.»

«Quindi, non sai come sta.»

«No... sai com'è lui... è imperscrutabile.»

Lo pensavo anche io fino a non molto tempo fa... fino a quando non mi aveva concesso di immergermi nelle sue iridi profonde, scostando quel velo che aveva messo come filtro tra la sua anima e il mondo esterno.

Avevo potuto vedere il vero Samu, quello che avrebbe concesso solo a pochi eletti. In realtà, speravo di avere l'esclusiva o sarei stato molto geloso di chiunque avesse condiviso quella visione.

Quel pensiero mi fece grugnire con fastidio, perciò afferrai Fil per un braccio e lo condussi verso l'ingresso.

L'ultima volta che ero stato all'Acquario, avevo la metà dei miei anni e, oggi, mi sembrava incredibile che quel posto, che ritenevo solo un acchiappa turisti, fosse anche una delle location più richieste per quel determinato tipo di eventi.

Lasciammo i nostri cappotti al ragazzo del guardaroba e ci dirigemmo verso le porte della sala. Prima di entrare, ci scrutammo a vicenda e accennammo con la testa un gesto compiaciuto di approvazione reciproca. Gli smoking ci davano in effetti un gran tocco di classe.

«Quindi, qual è il piano?» Chiesi ormai impaziente di passare all'azione.

«La prima mossa, intanto, è fare un ingresso trionfale e affascinare più persone possibili.» Mi diede un pugno amichevole sul petto e mi strappò una risata.

Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora